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Virus negli iPhone: ecco come potete disinfettarvi

Virus negli iPhone: ecco come potete disinfettarvi

Per la prima volta nella storia dell'Apple il sistema di sicurezza è stato attaccato con successo. 85 le app infettate dal virus. Ci si può tutelare.

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Per la prima volta nella storia dell’Apple il sistema di sicurezza è stato attaccato con successo. 85 le app infettate dal virus. Ci si può tutelare.

La caduta degli dei? No dai non esageriamo. Semplicemente, la Apple ha dovuto iniziare a fare i conti con una cosa chiamata “virus”. Eh già, sembra uno scherzo ma è così. Stando alle prime stime della società Palo Alto Network, l’infezione sarebbe partita dalla Cina e ha colpito complessivamente 85 app, tra cui alcune tra le più scaricate come Angry Birds 2 o WeChat.
Seguendo vari tecnicismi, in pratica gli hacker o, meglio, i cracker hanno attaccato direttamente Xcode cioè il software fondamentale per lo sviluppo di applicazioni per iOS. Il problema è nato perchè alcuni programmatori impazienti, hanno scaricato questo Xcode da fonti non ufficiali (più precisamente dal sito di filesharing di Baidu in Cina ) sapendo che il download da Apple può richiedere anche diverse ore. “Per proteggere i nostri clienti abbiamo rimosso dall’Apple Store le app che sappiamo avere al loro interno il software corrotto e stiamo lavorando con gli sviluppatori per assicurarci che stiano utilizzando la corretta versione di Xcode per ricostruire le loro applicazioni”, queste, le parole che arrivano dai piani alti della Mela da dove hanno assicurato la cancellazione di oltre 300 app.

Come disinfettarsi

Che sia un iPhone, un iPad o un iPod il succo non cambia. Esistono delle procedure che possono aiutarvi a prevenire gli effetti malevoli del virus.

1) Sicuramente cambiare la password del vostro account Apple è una mossa ben gradita che può disorientare l’infezione.
2) Sapendo che le società che producono le app hanno modificato i codici per inserire quelli corretti, aggiornate tutte le applicazioni sui vostri dispositivi.
3) Evitate categoricamente di accettare richieste di dati personali che arrivano da popup o link che non conoscete. Se doveste leggere roba tipo “inserisci qui la tua mail” oppure “effettua il login” lasciate perdere.

Una cosa va detta: gli esperti hanno sottolineato che il bug non dovrebbe essere arrivato in Italia. Comunque, calcolando che il mondo del web e dell’informatica per i “comuni mortali” è dispersivo come l’Universo, meglio prendere le giuste precauzioni.

Di _Riccardo Zianna_

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