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Parte a L’Aquila il progetto RUBICON

Scienziati di diversi paesi potranno scambiarsi dati e conoscenze. Ci siamo, il 28 gennaio ( oggi ), parte il progetto RUBINCON a Roma, ma avrà sede e

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Scienziati di diversi paesi potranno scambiarsi dati e conoscenze.

Ci siamo, il 28 gennaio ( oggi ), parte il progetto RUBINCON a Roma, ma avrà sede e sarà coordinato nel capoluogo abruzzese. RUBICON si prefigge di essere una grande banca dati per quanto riguarda le malattie, “disease”, di tendini, cartilagini ed ossa: ciascuno scienziato dei paesi partecipanti avrà cosi accesso a un numero infinito di dati. Coordinatrice del progetto sarà la Prof.ssa di Istologia Anna Maria Teti, docente del Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologie dell’Università dell’Aquila. “Il lavoro che ci attende non sarà facile, ma siamo molto fiduciosi sia per l’esperienza accumulata nel progetto INTERBONE, sia per la partecipazione a RUBICON di alcune fra le migliori istituzioni internazionali”. Quali? Avremo 5 Istituzioni Europee (l’Aquila, Newcastle, Manchester, Rotterdam e Copenaghen) e 5 extra europee ( Città del Capo, New York, Chennai, Honk Kong e il Murdoch Children Research Institute Australiano). Un vero e proprio poutpurri di menti provenienti da tutti gli angoli del globo unite nella ricerca e nella sperimentazione. Anche il Prof.Alesse, direttore del dipartimento, si ritiene entusiasta e dichiara: “Questa iniziativa è davvero lodevole e potrà garantire l’eccellenza della ricerca scientifica futura, in Italia, e soprattutto, all’Aquila. Noi desideriamo che i nostri giovani rientrino nei nostri laboratori dopo un periodo di addestramento all’esterno e RUBICON è stato progettato proprio per questo scopo”. Non farà parte del progetto il Burkina Faso, che però ci regala questo splendido detto che appare rispecchiare in pieno il mantra su cui si fonda il progetto: Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante. C’è da crederci.

Di Giulio Rinaldi

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