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Materie scientifiche e stereotipi femminili

Nelle materie Stem, il coinvolgimento delle donne italiane è sottosviluppato rispetto agli altri paesi europei. Una serie di iniziative ministeriali e

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Nelle materie Stem, il coinvolgimento delle donne italiane è sottosviluppato rispetto agli altri paesi europei. Una serie di iniziative ministeriali e non, punta a mutare questa situazione.

In prossimità alla giornata di ieri che celebra e ricorda migliaia di donne in tutto il mondo, è forse necessario soffermarsi su quale sia il ruolo della donna oggi, su quali siano le sue prospettive e i suoi obiettivi nel 2016.
Grandi esempi di tenacia, coraggio, intelligenza e impegno come Samantha Cristoforetti e Fabiola Giannotti, possono ispirare il mondo della ricerca ad abbattere quelle differenze di genere che nel nostro Paese sono più forti che altrove: in Italia, solo il 38% delle ragazze si cimenta in un percorso formativo scientifico. L’8 Marzo è stato utilizzato a questo proposito dal Ministero dell’Istruzione come prima giornata per combattere “stereotipi di genere e discriminazioni”, una giornata di sensibilizzazione che avvicini anche le ragazze alle cosiddette materie Stem: scienza, tecnologia, ingegneria, matematica.

Stefania Giannini, ben consapevole che l’unico modo per permettere ad un paese di rialzarsi è quello di incentivare la ricerca e lo sviluppo, ha dichiarato di voler “da un lato incentivare lo studio e la passione per le Stem, indifferentemente tra studenti e studentesse, dall’altro ridurre il divario tra maschi e femmine in questi ambiti, valorizzando il talento di ciascuno sia all’interno del percorso di studi che nelle scuole professionali”. Un mese di attività a partire da ieri al fine di rimuovere i pregiudizi circa la scarsa predisposizione delle donne alle materie scientifiche, un mese che affronti, nelle scuole, questa tematica e dia il via a dibattiti, riflessioni e iniziative. Sul sito del Miur è possibile trovare l’adesione di un’ottantina di fondazioni e associazioni a questo mese di sensibilizzazione. Ciascuno ha proposto concorsi, percorsi e giochi logico- matematici. Anche “Nuvola Rosa per la scuola”, il progetto di Microsoft che offre alle ragazze un percorso di avvicinamento alla tecnologia, ha sostenuto la causa del Miur.

Per gli insegnanti, invece, il ciclo di incontri “A scuola di scienza” promosso da De Agostini, che avranno inizio a partire dal 18 marzo a Torino, Bologna e Chieti, mira a far conoscere metodi didattici innovativi, al fine di favorire l’apprendimento delle materie scientifiche da parte degli studenti. Gli incontri vedranno protagonisti soprattutto la presentazione di due modelli di insegnamento particolarmente efficaci: quello della didattica inclusiva e delle “flipped classroom”.
A seguito del rapporto Ocse di Pisa, che ha confermato il bassissimo livello di coinvolgimento femminile nelle materie Stem, è necessario interrogarsi su quale sia il modo migliore per coinvolgere le ragazze nella ricerca e sviluppo collettivo.

Di Silvia Noli

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