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Il ricordo dell’Università di Torino per le studentesse vittime della tragedia di Barcellona

Il ricordo dell’Università di Torino per le studentesse vittime della tragedia di Barcellona

Il sogno dell’Erasmus spezzato da un incidente che ha scioccato tutti. Di Alice Nieri Serena Saracino e Annalisa Riba, entrambe 23 anni, si erano cono

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Il sogno dell’Erasmus spezzato da un incidente che ha scioccato tutti.

Di Alice Nieri

Serena Saracino e Annalisa Riba, entrambe 23 anni, si erano conosciute tra i banchi del corso di laurea in Farmacia e si sono ritrovate insieme su quel pullman. Serena non ce l’ha fatta ed è morta, Annalisa deve essere operata. L’Università di Torino è sotto shock, ha saputo tutto dai telegiornali ed oggi si metteranno in contatto con l’ateneo catalano. Il progetto Erasmus viene lanciato circa venti anni fa e, ad oggi, gli studenti che cercano di partire per studiare all’estero aumentano di anno in anno. Si va via per migliorare una lingua, per fare una tesi sperimentale e anche più semplicemente per fare un’esperienza di vita che rimarrà impressa nel cuore.

Le mete più ambite sono la Spagna, seguita dalla Francia, Germania e Portogallo. Quelle che attraggono di meno i nostri studenti sono invece l’Islanda e la Bulgaria. La maggior parte degli studenti torinesi sogna di passare dai tre ai nove mesi in Spagna, ed è un sogno ricambiato, infatti gli spagnoli sono numerosissimi a Torino. Ma in un anno ne arrivano 500, pochi se rapportati a quanti ne partono dall’Università. Mentre al Politecnico gli arrivi sono più delle partenze.

Le domande per le partenze aumentano ogni anno, dalle 1712 del 2012 siamo arrivati a 2608 del 2016. Ma purtroppo “la borsa copre soltanto una parte delle spese, il resto se lo pagano gli studenti. Questo fa si che l’Erasmus rimangano un’esperienza che non tutti possono fare”, come spiega Umberto Morelli, referente del progetto Erasmus per l’Università. Quest’anno l’Ateneo ha stanziato circa un milione di euro per pagare i viaggi studio.

Di Alice Nieri

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