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90 giorni per 500mila firme contro Buona Scuola

La Gilda insegnanti promuove una raccolta firme per attuare il referedum abrogativo della legge 107/2015. Di Giulia Pezzullo Dopo la proposta di mette

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La Gilda insegnanti promuove una raccolta firme per attuare il referedum abrogativo della legge 107/2015.

Di Giulia Pezzullo

Dopo la proposta di mettere in piedi un referendum abrogativo per la legge 107 di Buona Scuola da parte della Gilda insegnanti di cui abbiamo accennato in un precedente articolo, è partita oggi la raccolta firme per promuovere la battaglia dei sindacati. I banchetti si troveranno in varie piazze italiane e l’obiettivo da raggiungere è quello di 500mila firme. La raccolta avrà la durata di 90 giorni (l’ultimo giorno utile sarà il 7 luglio) e ha lo scopo di informare sui quattro punti trattati dal referendum. Ciò che la Gilda aveva già contestato a Buona Scuola tocca vari aspetti del mondo delle riforme sull’istruzione: alternanza scuola – lavoro, finanziamenti privati a scuole pubbliche e non, scelta diretta da parte del preside per l’assegnazione dei bonus di merito e per la conferma di ruolo dei docenti all’interno degli istituti.

A questo proposito, il coordinatore nazionale dell’associazione insegnanti Di Meglio afferma: “Come la Gilda ha illustrato in occasione del convegno del 16 marzo scorso, la cosiddetta Buona Scuola presenta molti punti di incostituzionalità. Non ci stiamo giocando solo il modo di vivere nella scuola, ma anche qualcosa che coinvolge il concetto stesso di libertà e di regole democratiche”.

Le associazioni sindacali tengono a precisare, inoltre, che la volontà di abrogare questi punti della legge 107/2015 non nascono da una mera questione di categoria bensì dal bisogno di rendere noto che si stanno negando alcuni principi base della democrazia italiana, tra i quali la libertà di istruzione e la sicurezza del posto di lavoro.

Di Giulia Pezzullo

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