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Cyberbullismo e atelier creativi: la pericolosità e la potenzialità di Internet

Cyberbullismo e atelier creativi: la pericolosità e la potenzialità di Internet

Il Ministero dell'Istruzione cerca di mediare la relazione tra tecnologia e ragazzi per realizzare progetti nel rispetto della sicurezza. Di Giulia Pe

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Il Ministero dell’Istruzione cerca di mediare la relazione tra tecnologia e ragazzi per realizzare progetti nel rispetto della sicurezza.

Di Giulia Pezzullo

Internet ha assunto in 20 anni un ruolo cruciale nella vita di chiunque: lavoratori, studenti e persino bimbi piccolissimi sfruttano le mille possibilità di questa enorme piattaforma di comunicazione per ricerche, divertimento, viaggi e relazioni professionali. Tuttavia, la navigazione sul web può essere fonte di pericoli per quanto riguarda l’hacking di file o l’adescamento da parte di malintenzionati. Se un adulto ha la capacità di gestire e proteggersi da questi ipotetici agguati, un ragazzino non ha sempre la prontezza di avvertire il pericolo e la sua ingenuità potrebbe portarlo a finire nei guai.

Sempre più spesso sentiamo parlare di cyberbullismo, ossia quel modo di prendersela con qualcuno sul web usando immagini, parole e video offensivi. Il MIUR è intervenuto sul caso giovedì 14 aprile in un convegno che ha sottolineato l’importanza di informare gli insegnanti delle scuole sul tema del bullismo informatico. Giuseppe Pierro, dirigente dell’Ufficio II Direzione per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del MIUR, ha dichiarato: “Dobbiamo aiutare i dirigenti scolastici e gli insegnanti ad avere spazi all’interno dei quali poter parlare del fenomeno e confrontarsi con i ragazzi”. Effettivamente, molto spesso si da per scontato che la nuova generazione sia più capace della vecchia nello sbrigare faccende informatiche; tuttavia, la proporzione tra età, ingenuità ed esperienza è sempre la stessa e i ragazzi sono esposti agli stessi rischi di sempre, modificati solo nelle modalità e nelle relazioni tra individui. La scuola, quindi, è un ottimo trampolino per iniziare a comprendere come affrontare la giungla del web e trarne solo vantaggi.

D’altro canto, non sono da sottovalutare le potenzialità delle piattaforme informatiche in merito a scambio di informazioni. Infatti, il MIUR ha deciso di stanziare 28 milioni di euro per un progetto finalizzato alla nascita di Fab Lab o Atelier Creativi nelle aule delle scuole primarie in modo da istruire i ragazzi sulla forza di Internet strizzando un occhio alla sicurezza cibernetica. L’idea si inserisce nel Piano nazionale scuola digitale e prevede l’invio di 1860 progetti entro il 27 aprile a cui saranno assegnati 15mila euro ciascuno. Questo progetto è il frutto della consapevolezza che i ragazzi di oggi, nati già immersi fino al collo nella tecnologia e nel processo di sviluppo informatico, hanno bisogno di essere cresciuti anche nel rispetto del loro mondo, di quello che è attualmente il mondo. Non si può pensare, infatti, di tralasciare aspetti così importanti e l’unico gesto da fare sembra proprio quello di mettere in comunicazione praticità e attualità per dar vita ad una nuova intesa tra passato e presente.

Mai rinnegare ciò che è stato, questo è sicuro; ma suona più che giusto spingersi verso ciò che è, in vista di un futuro che ormai sta facendo convergere ogni cosa nell’universo della tecnologia.

Di Giulia Pezzullo

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