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La parabola discendente del Rettore di Brescia

La parabola discendente del Rettore di Brescia

Tre accuse che affronterà Pecorelli. Vito Crimi del Movimento 5 stelle, tramite un intervento al Senato, ci aiuta a farvi capire di chi stiamo parland

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Tre accuse che affronterà Pecorelli.

Vito Crimi del Movimento 5 stelle, tramite un intervento al Senato, ci aiuta a farvi capire di chi stiamo parlando: “c’è un rettore plurindagato e nessuno muove un dito per rimuoverlo.” Punto primo, Crimi parla del Rettore dell’Università di Brescia Sergio Pecorelli, che si deve difendere da tre accuse: fino al al 2015 è stato presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (conflitto d’interessi); ha assunto l’ex segretaria della Gelmini per un lavoro, senza che avesse i necessari requisiti; la Procura lo ha denunciato per assenteismo dalla corsia ospedaliera, luogo in cui dovrebbe trovarsi spesso, in quanto profumatamente pagato per farlo.

Continua Crimi: “Nel dicembre scorso Pecorelli veniva sospeso dalla presidenza del consiglio di amministrazione dell’Aifa per conflitto d’interessi. Successivamente veniva indagato per abuso d’ufficio, in riferimento all’assunzione di Elisa Gregorini, ex segretaria della Gelmini, presso l’Università di Brescia. Nello stesso periodo veniva sollevato il caso della presunta incompatibilità di carica che graverebbe sull’attuale Rettore, in pensione il 31 ottobre 2014, data alla quale sarebbe scaduto anche il suo mandato. Pecorelli, nonostante gli avessimo richiesto di fare un passo indietro, ha pure candidamente presieduto alla cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico. In quei giorni abbiamo quindi presentato un’interrogazione sul caso, indirizzata al Ministro dell’Università e della Ricerca, per sapere se Pecorelli abbia ancora i requisiti per essere Rettore dell’Università di Brescia, e se vi siano o meno le condizioni per rimuoverlo dall’incarico, così da ripristinare l’onorabilità dell’Università degli Studi di Brescia. Ma, ad oggi, nessuna risposta. Pecorelli avrebbe dovuto dimettersi mesi fa. Lo faccia adesso e ci risparmi ulteriore strazio”.

A tutto ciò si aggiunge che il pm Leonardo Testi, avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per il Rettore: egli avrebbe infatti percepito un’indennità da primario senza averne sostanzialmente diritto, poiché quasi sempre assente dalla corsia ospedaliera. Insomma, storie di “dis-ordinaria” amministrazione.

Di Giulio Rinaldi

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