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Ragazzi perduti: è nata la casa giusta per loro

Ragazzi perduti: è nata la casa giusta per loro

Difficile credere nelle possibilità di redenzione di una persona che ha commesso un parricidio, e la sfida si fa più ardua se l’assassino si identific

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Difficile credere nelle possibilità di redenzione di una persona che ha commesso un parricidio, e la sfida si fa più ardua se l’assassino si identifica in un ragazzo: eppure esiste un rifugio texano che vuole ridare speranza ai protagonisti di queste macabre storie e perché no, la prospettiva di una vita nuova.

Di Carolina Saputo

Alienazione, esclusione sociale, diffidenza; tutte sensazioni a cui sono forzatamente costretti i ragazzi che hanno pensato bene di dare una svolta alla loro vita commettendo un parricidio, e rendendosi protagonisti di macabre storie che ricoprono le pagine dei peggiori tabloid. Eppure, soprattutto per queste giovani vite, dovrebbe esserci un appiglio, una possibilità di redenzione, una qualche prospettiva di vita dopo la “morte” della pena, o no? Del resto, come si dice “chi non ha peccato scagli la prima pietra” ( anche se qui non si parla di furti o di una birra di troppo alla guida).

Qualcuno che crede ancora in una “seconda vita”, perlomeno in America, c’è: il suo nome è Dan Dailey e il suo grande progetto si identifica in un nuovo tipo di comunità, “Estrella vista”, una piccola casa (somigliante quasi più ad un bunker antiatomico) fatta di mattoni che quasi sprofonda in ben 32 ettari ti terra alle pendici delle montagne Los Chicos, in Texas. Tutto ha inizio nel 2001, quando la tempesta mediatica che travolge i due fratelli Alex e Derek King (rispettivamente 12 e 13 anni), accusati di parricidio ai fini di difendersi dalle molestie del padre e con una lunga condanna da scontare, attira l’attenzione di Dan, che decide di inviargli 100 dollari; da lì inizia una lunga corrispondenza che fa scattare la molla al nostro protagonista con una vita piena di rimpianti: acquistare un pezzo di deserto in cui ogni ragazzo con una storia simile ai fratelli King avrebbe potuto trovare ospitalità e sostegno psicologico dopo la pena.

Ma non finisce qui; Dan infatti, che ora vive ad Estrella Vista con Alex e Derek, ha fondato un’associazione, “Redemption Project”, la quale assume avvocati per casi di parricidio e si occupa di fornire assistenza finanziaria. Certo, la strada da compiere per fare passi avanti è ancora lunga, ma del resto la vita di Dailey si batte per una cosa che pochi hanno: la libertà.

Di Carolina Saputo

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