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EduOpen, torniamoci su…

EduOpen, torniamoci su…

Nel pieno dell’era digitale, l’università si apre a nuovi metodi di didattica: corsi online tenuti da professori gratuitamente e rivolti a studenti un

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Nel pieno dell’era digitale, l’università si apre a nuovi metodi di didattica: corsi online tenuti da professori gratuitamente e rivolti a studenti universitari e non.

Di Silvia Carletti

Università e web sono due realtà che si completano a vicenda: ce lo dimostra l’iniziativa presa da ben 14 atenei italiani che hanno aderito al progetto EduOpen, una piattaforma di e-learning dove attualmente 300 docenti operano giornalmente mettendo a servizio degli studenti o di chiunque sia interessato corsi online di ogni tipologia.

Dovremmo proprio cominciare a concepire questa nuova forma di didattica online come una parte integrante dell’università, che da ora affianca alle tipiche lezioni nelle aule la possibilità di seguire corsi specifici interattivi. Questo metodo si chiama “Massive open online course”, abbreviato “Mooc”, e mentre in America è una pratica già consolidata, in Italia ha iniziato a diffondersi da quest’anno. L’Università di Genova è la più intraprendente sotto questo aspetto: sono stati attivati già due corsi, “Etnomedicina” e “Internet e il mondo delle reti” che in poche settimane hanno avuto molta affluenza sia da parte di studenti italiani che internazionali. L’ateneo intende proseguire su questa linea conduttrice anche a settembre, con nuovi corsi e nuove tematiche.

Utilizzare EduOpen è molto facile, bisogna iscriversi e scegliere un corso fra quelli proposti (5 per ogni ateneo che ha aderto all’iniziativa), dopo di che si possono seguire le lezioni dei professori, ci si può confrontare su appositi forum ed è sempre attivo un servizio di tutoraggio.

I corsi sono aperti davvero a chiunque, e consentono sia di approfondire temi di proprio interesse sia di potenziare le proprie conoscenze per ampliare il curriculum universitario o lavorativo. Infatti portando a termine il corso che si è scelto di frequentare è possibile ricevere un badge di frequenza, ossia un attestato che ufficializza la partecipazione alle lezioni telematiche, mentre successivamente è previsto il conseguimento di crediti formativi dopo aver sostenuto esami online e in sede.
Sembra una soluzione molto efficace per tutti coloro che intendono migliorare il proprio studio e ottimizzare i tempi: ogni lezione dura 15 minuti e a intervalli regolari sono proposte attività interattive per verificare l’apprendimento. Ovviamente il progetto vuole coinvolgere il maggior numero di persone possibili e per questo ha attivato corsi bilingue, sia in italiano che in inglese, data la grande approvazione che la piattaforma ha trovato anche fra gli studenti stranieri.

Fondamentale è anche la comunicazione e lo scambio fra gli atenei partecipanti, senza rivalità e concorrenza, come ha affermato Rui a Genova, “anche perché questa operazione funziona bene soltanto se le rivendicazioni di identità dei singoli atenei fanno un deciso passo indietro”.
Il successo di EduOpen ce lo confermano i numeri: 8000 allievi si sono già iscritti alla piattaforma che così getta le basi per l’università del futuro, quella in cui l’insegnamento tradizionale convive con l’innovazione tecnologica.

Di Silvia Carletti

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