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Un incendio che brucia anche l’anima

Un incendio che brucia anche l’anima

L'asilo comunale di Cicciano brucia per mano di un giovane piromane. Denunciato e dato in custodia alla famiglia. La complessità del rapporto che si i

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L’asilo comunale di Cicciano brucia per mano di un giovane piromane. Denunciato e dato in custodia alla famiglia.

La complessità del rapporto che si instaura con la scuola dipende dal carattere di ogni ragazzo; c’è chi la ama, c’è chi la canzona e c’è chi la odia. Nessuno dei sentimenti in gioco è da sottovalutare perché finisce per caratterizzare la vita di ognuno di noi per sempre; ciò che riceviamo negli anni della scuola ci segna inevitabilmente e crea barriere o porte, dandoci gli strumenti per affermarci o autodistruggerci.

Chissà cosa ha passato Matteo (nome di fantasia), originario di Avella, che è arrivato ad incendiare due scuole nel giro di quattro mesi. Ad aprile, ha dato alle fiamme un’aula della sua ex scuola “Leone-Nobile” di Nola; venerdì ha bruciato l’asilo comunale di Cicciano, solo qualche ora dopo la fine delle lezioni dei piccoli della materna. Matteo si è incamminato verso la struttura e alle 17.30 ha tirato fuori l’accendino nella sala comune delle maestre e ha acceso la fiamma su un mucchio di carte appallottolate per far divampare prima l’incendio; poi è uscito in cortile e si è messo a guardare il suo macabro spettacolo.

Le fiamme si sono alzate in tempi brevissimi e hanno destato la paura di molte persone che, accorse sul luogo del fatto, hanno chiamato i carabinieri. Le forze dell’ordine hanno identificato Matteo tra la folla in poco tempo, essendo anche un viso già noto alle caserme; lo hanno portato via ed è scattata la denuncia per incendio a struttura pubblica. Mentre veniva trascinato lontano dall’incendio, il ragazzo ha sussurrato un debole: “Odio la scuola. Non mi hanno mai trattato bene“.

Per fortuna non ci sono stati feriti sul luogo dell’incendio ma una ferita c’è ed è anche bella grande. Matteo ha qualche problema che lo porta a riversare una rabbia immensa verso le strutture scolastiche, verso l’istituzione scolastica. Ha lasciato la scuola, non lavora, gira con gli amici e si va a divertire la sera. Matteo ha una mamma e un papà che lavorano e che ora hanno capito la gravità della situazione. Perché Matteo ha bruciato già due scuole ma ha solo 15 anni.

Di Giulia Pezzullo

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