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In Salento c’è chi soffre pure d’estate

In Salento c’è chi soffre pure d’estate

500 pasti al giorno per pensionati, salariati e disoccupati. Quanti di noi andranno in Salento per una meritata vacanza? Sole, mare, cocktail e birre,

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500 pasti al giorno per pensionati, salariati e disoccupati.

Quanti di noi andranno in Salento per una meritata vacanza? Sole, mare, cocktail e birre, discoteche aperte tutta la notte: un vero paradiso per noi giovani. Già, paradiso che, però, è per qualcuno un inferno. Stiamo parlando delle circa 5mila persone che regolarmente si servono dei due empori di solidarietà a Lecce e Campi Salentina, persone che hanno perso tutto nella vita e non riescono ad arrivare a fine giornata.

Le due opere di solidarietà forniscono circa 500 pasti al giorno, un’infinità se pensiamo alla grandezza del territorio su cui operano, e aiutano non solo disoccupati, ma spesso si recano a chiedere un pasto caldo anche coloro che un lavoro ce l’hanno, ma un lavoro che rende pochissimo.

E pensate che tutto questo sarebbe evitabile o, quantomeno, arginabile. Soprattutto perché donare così tanto cibo, ed anche farmaci, a queste persone costa molto a fronte dei 630 grammi di cibo che ogni famiglia italiana getta ogni settimana nella pattumiera. Proprio così, secondo le stime dell’Osservatorio Waste Watcher, la media italiana relativa agli sprechi alimentari per ciascuna famiglia corrisponde a 630 grammi di cibo a settimana: ben 6,5 euro a settimana, che moltiplicati per tutte le famiglie italiane, raggiungono la aberrante cifra di 8 miliardi di euro l’anno. Al solito, per ciascuno di noi che spreca cibo e che può andare comunque in vacanza, corrisponde qualcuno che vive di carità.

Di Giulio Rinaldi

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