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Il Ministro Fedeli non ha neanche la maturità?

Accusa polemica da M5S e Mario Adinolfi, che lanciano la bomba secondo cui il ministro non avrebbe neanche il diploma. E intanto la Buona Scuola lasci

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Accusa polemica da M5S e Mario Adinolfi, che lanciano la bomba secondo cui il ministro non avrebbe neanche il diploma. E intanto la Buona Scuola lascia i conti in sospeso.

Mentre sul tavolo del Ministero dell’Istruzione rimangono sei dossier caldi della precedente amministrazione ( i concorsi per docenti e presidi, la mobilità contenuta, la riforma 0-6 anni, e il finanziamento di un miliardo per l’Università ) il neo Ministro Valeria Fedeli deve fare i conti con ulteriori nuove accuse: secondo Adinolfi non avrebbe neanche la maturità.

“Non solo ha falsificato la laurea, ma non ha mai fatto l’esame di maturità”, questa l’accusa portata avanti dal leader del popolo della Famiglia e spalleggiato dai grillini, secondo cui la Fedeli non avrebbe mai sostenuto l’esame di licenza liceale, ma solo i tre anni di magistrali per ottenere la qualifica di maestra d’asilo e poi un diplomino privato all’Unsas da assistente sociale. I 5 Stelle rilanciano: “Fedeli era già scivolata sul caso del diploma di laurea e ora sappiamo che non si trattava di un inciampo o una distrazione. Oltre a non essere in possesso della laurea, Fedeli non ha neppure svolto l’esame di maturità…Certamente i titoli di studio non sono tutto nella vita ma qui siamo di fronte a un ministro, il titolare dell’Istruzione, che ha mentito sul titolo di studio. Il Miur e il comparto istruzione non meritano anche questa umiliazione”.

Se l’accusa fosse confermata non potrebbe in nessun modo continuare il proprio compito facendo finta di nulla, ma le dimissioni sarebbero la situazione più probabile.

Intanto, però, l’insediamento è stato fatto, e le situazioni più calde lasciate dalla Giannini vengono fuori: il ritardo sui tre concorsi per le cattedre da assegnare ai docenti, per i dirigenti scolastici e per direttori di servizi amministrativi. In bilico anche la questione mobilità, ossia migliaia di docenti assunti e costretti ad allontanarsi dai luoghi di residenza. Tra i problemi anche il ritardo sul tirocinio sottopagato, le cui deleghe per poterlo approvare non sono ancora andate in porto, e quindi potrebbe far saltare tutto.

Il Ministero dell’Istruzione non sta affatto vivendo un bel momento, anzi, sembra che il referendum abbia avuto più effetti su quest’ultimo che su altri!

Di Umberto Scifoni

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