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Noi, definiti “MILLENNIALS”: ecco chi siamo e come ci vedono i “grandi”

Noi, definiti “MILLENNIALS”: ecco chi siamo e come ci vedono i “grandi”

Siamo 11 milioni e siamo molto pigri. Eppure abbiamo molto da dire... Noi siamo nel mezzo. Siamo tra lo smartphone e la futura macchina volante di "r

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Siamo 11 milioni e siamo molto pigri. Eppure abbiamo molto da dire…

Noi siamo nel mezzo. Siamo tra lo smartphone e la futura macchina volante di “ritorno al futuro”. Siamo tanti, tutti quelli nati tra gli anni ottanta e gli anni duemila e secondo gli studi siamo totalmente, inevitabilmente, dipendenti dal nostro cellulare.

Non mettiamo mai da parte la nostra vecchia e cara TV a cui dedichiamo, secondo le statistiche, 4 ore e 25 min al giorno. Siamo classificati in sintesi come i più pigri dell’umanità, incapaci di provvedere al nostro futuro perché viviamo delle vite felici e comode a casetta con mamma e papà.

Ecco dicono questo le ricerche del Rapporto Italia Eurispes secondo i dati raccolti all’inizio del 2017. La maggior parte di noi secondo attendibili studi è ovviamente incerta riguardo al suo imminente futuro e ammette di non essere in grado di RISPARMIARE o di riuscirlo a fare raramente e con molta difficoltà. Ciò che si riesce a mettere da parte verrebbe speso solo dal 64% dei diciottenni per diventare indipendenti dai genitori dopo gli studi liceali.

È d’obbligo ricordare che non siamo tutti così: se si indaga nella storia della tecnologia dagli anni ottanta ai nostri giorni vediamo che i giovani sono stati la colonna portante del progresso. Ad esempio Facebook, che viene tanto criticato poiché è diventato il nuovo migliore amico dei ragazzi e ci ha fatto entrare in una realtà virtuale, è stato progettato da uno studente poco più che ventenne nel 2004 ed ha rivoluzionato il mondo dell’informazione. Sì, è vero, stiamo tanto tempo al telefono, ma grazie ad esso riusciamo a tenerci in contatto con il mondo.

Sembra un luogo comune o una frase fatta ma oggi come oggi i socialnetwork ci permetto di arrivare ad informazioni di cui ad alcuni di noi purtroppo non interesserebbe niente e grazie ad esso INVOLONTARIAMENTE ci tentiamo al passo con il mondo.

Di Margherita Milone

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