Tempo di lettura: 2 Minuti

Un esame in un’Università, uno in un’altra

Un esame in un’Università, uno in un’altra

Fa discutere la proposta del sottosegretario del ministero dell’istruzione inglese Jo Johnson che prevede che ogni studente debba spostarsi da un aten

Posti di lavoro in aumento? Non per i giovani!
Spotify: 3 cose che (forse) non sai
Un voyeur nell’Università di Napoli, scatta l’allarme

Fa discutere la proposta del sottosegretario del ministero dell’istruzione inglese Jo Johnson che prevede che ogni studente debba spostarsi da un ateneo all’altro ogni tre mesi.

Sì, avete capito bene. Johnson propone un sistema universitario innovativo, che consenta agli studenti di spostarsi accumulando punti e crediti. Il programma prevedrebbe la possibilità di scegliere esami in base alle proprie attitudini e passioni, selezionando pacchetti di studio in ogni università. Verrebbe creato poi un nuovo ufficio che possa seguire i ragazzi in tutti i passaggi dei loro studi e nelle selezioni dei vari percorsi.

Gli atenei non sembrano affatto contenti di questa idea ed il motivo ci appare ben chiaro, perché una riforma di questo tipo comporterebbe una riorganizzazione totale di tutti i percorsi didattici, che andrebbero poi probabilmente accordati con altri atenei.

I ragazzi sembrano invece molto entusiasti, perché può apparire una proposta allettante girare il paese ogni tre mesi, visitare posti nuovi, conoscere altri ragazzi della propria età ed apprendere in maniere differenti ampliando il proprio bagaglio culturale e di vita. Ovviamente però c’è da prendere in considerazione anche il rovescio della medaglia, perché tutti questi spostamenti così ravvicinati potrebbero anche risultare dispersivi.
La proposta non è ancora stata approvata, ma sicuramente se dovesse ricevere un responso positivo sarà un notevole cambiamento e sarà importante verificare quali saranno i risvolti, e se saranno positivi o negativi.

Ovviamente, noi ci faremo caso.

Di Sara Fiori

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0