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In Puglia c’è ancora chi aspetta la borsa di studio

In Puglia c’è ancora chi aspetta la borsa di studio

8mila studenti sono ancora in attesa che gli venga riconosciuto il diritto allo studio. #FacceCaso. Oltre 8mila studenti universitari pugliesi, pur a

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8mila studenti sono ancora in attesa che gli venga riconosciuto il diritto allo studio. #FacceCaso.

Oltre 8mila studenti universitari pugliesi, pur avendone diritto, non hanno ancora percepito la loro borsa di studio. Assurdo se si pensa che il primo semestre è finito e per pagare tasse, libri e affitti le famiglie degli studenti sono state costrette ad anticipare i soldi che però non hanno.

“Con il rischio fortissimo che qualcuno rinunci alla laurea” ammette Enrico Pulieri, rappresentante degli studenti, che prosegue: “Sono passati tre mesi e dei soldi ancora nessuna traccia”.  In teoria, i capaci e i meritevoli privi di mezzi dovrebbero percepire 3mila euro, una cifra che gli consentirebbe di pagare gli studi e, almeno in parte, le spese dell’affitto.

Gli studenti che sono stati giudicati idonei a ricevere la borsa di studio nell’anno accademico 2016/2017 sono stati 14.530. Di loro, solo 6.395 (solo il 44%) hanno effettivamente ricevuto il sostegno economico.

Tutti gli altri “aspettano di vedere riconosciuto il proprio diritto allo studio – denunciano gli studenti – questa gravissima situazione sta mettendo in drammatica difficoltà le famiglie degli idonei non beneficiari.

A quanto pare, la colpa è della mancata definizione del riparto tra le Regioni del Fondo integrativo statale per il diritto allo studio. Intanto il presidente dell’Adisu Alessandro Cataldo, prova ha rassicurare i ragazzi: “Abbiamo già messo in cantiere lo scorrimento della seconda tranche di idonei entro il 31 marzo: abbiamo raschiato i fondi residui delle gestioni precedenti con cui arriveremo a coprire il 90% degli idonei. Resta fuori solo il 10% ma contiamo in un intervento rapido della Regione che possa anticipare le somme perché, è vero, siamo in attesa che ci venga erogata la quota parte del ministero. Purtroppo è una storia antica che non dipende da noi, ma non ho timori, gli studenti possono stare tranquilli: riusciremo ad anticipare e a coprire il 100% delle borse di studio come garantito.” #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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