Gli addetti ai lavori dicono che il servizio streaming “si sta mangiando Hollywood”. Cosa sta succedendo nel mondo di cinema e serie Tv? Netflix è di
Gli addetti ai lavori dicono che il servizio streaming “si sta mangiando Hollywood”. Cosa sta succedendo nel mondo di cinema e serie Tv?
Netflix è diventato molto, ma molto popolare. In questo inizio di 2017 il sito/app di streaming online ha raggiunto i 100 milioni di utenti ed è presente in tutto il mondo, con livelli di popolarità altissimi e un gran parlare di sé. Eppure non nasce certo oggi, ma addirittura nel 1998, quasi 20 anni fa, come servizio di noleggio Dvd e videogiochi con spedizioni a domicilio, dove riuscì addirittura a superare Blockbuster. Ma da qualche anno la sua popolarità è incredibile, perché ha totalmente ribaltare le carte sul tavolo, un tavolo da grandi, ossia i produttori televisivi di tutto il mondo e cinematografici di Hollywood, non proprio gli ultimi arrivati.
Da quando si è diffuso nella versione che più funziona, ossia i contenuti digitali cinema e tv, la crescita economica è stata esponenziale: un’azione nel 2002 valeva 15 dollari, oggi 145, cifra che ha fatto decollare il valore sopra i 5 miliardi, cifra che comunque non arriva a incassare complessivamente. Allora come si spiegano gli enormi investimenti che si stanno seguendo, con produzioni originali in ogni paese ( pensiamo all’arrivo di Suburra in Italia versione serie Tv) e colossal cinematografici che sbarcano direttamente su Netflix e non su grande schermo ( il prossimo film di Scorsese ad esempio). Vive principalmente di prestiti, attualmente oltre 3,1 miliardi di dollari l’anno, soldi che permettono di pareggiare tutti i costi di produzione e garantire un ritorno di immagine che, a sua volta, salva dai soldi erogati esternamente.
Ma se quindi non ha i capitali delle grandi società di produzione, tipo Fox e le altre, come fa a spaventare tutto il jet set produttivo? Ad Hollywood in molti temono la piattaforma, perché con tutto il materiale rilasciato direttamente via web, non deve spendere nulla per la produzione e commercializzazione nelle sale di tutto il mondo, non ha tempi di attesa nelle uscite e soprattutto può offrire contratti molto più alti agli attori, spesso anche il doppio. Inoltre la spesa viene indirizzata nella qualità di ogni singolo prodotto, come i vari film o episodi di una serie tv: ogni puntata di The Crown è costata nove milioni, molti di più perfino di un colosso come Game of Thrones.
E così Hollywood trema, Netflix se la gioca alla pari e punta a dominare il mercato, acquistando addirittura i dirigenti e il personale di produzione delle altre compagnie. Il futuro dello schermo è sempre più imprevedibile, ma la crescita, salvo imprevisti, di Netflix pare inarrestabile.
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