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Ecco cosa significa “prendere la patente”…

Ecco cosa significa “prendere la patente”…

Quando compi diciotto anni sai già che c’è un passaggio obbligato, oltre alla maturità, che è prendere la patente. Innanzi tutto c’è la fase iniziale

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Quando compi diciotto anni sai già che c’è un passaggio obbligato, oltre alla maturità, che è prendere la patente.

Innanzi tutto c’è la fase iniziale per la benedetta patente, quella durante la quale devi studiare per la teoria, e quindi ti chiudi a fare tutti quegli esercizietti che ti danno per allenarti. Ci sono i più strampalati esempi di incroci, in un cui devi capire se far passare A,B,C o D, in cui A è un tir enorme (che tu non capisci neanche come faccia ad entrare tutto nella corsia), B è un autobus , C è un motorino e D è una macchina, quindi sei tu, e mentre cerchi di capire a chi dare la precedenza pensi che forse sarebbe stato meglio uscire a piedi. Oltre agli incroci ci sono le classiche domande a trabocchetto che non capisci mai se sono davvero domande a trabocchetto oppure sei tu che sei semplicemente scemo (tipo il pedone passa sempre sulle strisce è vero o falso?). Che poi, ci sono anche molte belle novità per non essere bocciati!

  • Dopo mesi di allenamento, passi l’esame, ti danno il fantomatico foglio rosa ed arriva la parte divertente: la pratica. Spesso c’è chi si è già esercitato un po’ con genitori o parenti, ma il tuo vero compagno di avventura per quel periodo sarà l’istruttore di guida. Con lui schiverai tutte le vecchiette che si buttano in mezzo alla strada senza guardare, ripartirai quando ti si spegnerà la macchina in salita (sentendoti come Max Pezzali mentre uno con il fifty lo sorpassa ride e va), parcheggerai in modi improponibili e tante altre cose. Quando ti senti più meno sicuro, o quando lo decide lui, ti fissano la data per l’esame pratico.
  • Arriva il giorno della patente. Quella pratica. Tu sei lì che cerchi di ricordarti che per prima cosa devi sistemare gli specchietti e mettere la cintura, sennò l’esame neanche te lo fanno fare. Tutto teso cerchi di seguire le indicazioni dell’esaminatore sperando di sembrare disinvolto, mentre in realtà sei uno stoccafisso. Fai il parcheggio, le inversioni a U, le precedenze e tutto quello che ti chiedono. Poi scendi e aspetti che ti dicano qualcosa. Arriva l’istruttore con la tua patente rosa in mano su cui c’è stampata la tua faccia (sicuramente venuta male perché avevi finito le possibilità alla macchinetta delle fototessere) e ti dice simpaticamente: “Da oggi abbiamo un nuovo pericolo pubblico in giro! Ahahahah”, e tu mezzo incredulo mezzo soddisfatto un po’ ridi a questa battuta, che è quella che ti faranno per la settimana seguente tutti i tuoi amici e parenti, che è quella che fanno sempre tutti a tutti, che non fa mai ridere, e che però è come gli auguri di Natale: si fa.

Poi ti stampi una bella P, la appiccichi dietro la macchina che guiderai e vai sereno così, che tanto lo sai che c’è gente che guida da una vita e non sa ancora parcheggiare, si scorda le frecce e non sa dare le precedenze…mica se la prenderanno tutti con te?!

#FacceCaso

Di Sara Fiori

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