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“Quando l’abito non fa il monaco” diceva un vecchio detto.. beh questo è proprio il caso del Signor Enzo

“Quando l’abito non fa il monaco” diceva un vecchio detto.. beh questo è proprio il caso del Signor Enzo

Il misterioso graffittaro che da anni scarabocchia le strade di Roma ora ha un’identità ed è universalmente riconosciuto come artista.   “Prim

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Il misterioso graffittaro che da anni scarabocchia le strade di Roma ora ha un’identità ed è universalmente riconosciuto come artista.

 

“Primularossa dei graffittari, il signor Enzo utilizza un linguaggio asciutto, di matrice surrealista vicino alla poesia visiva, un linguaggio molto distante dai soliti graffiti”
Signor Enzo

 

Questa è la storia di uomo di buona cultura, sull’ottantina.. laureato in Legge, disoccupato da sempre che vive senza fissa dimora tra Roma e Palermo. Non è certo una novità che i laureati siano senza lavoro.. quella del Signor Enzo però è una storia davvero particolare.
Definirlo “artista” non è più inadeguato da quando due giovani colleghi ben noti alla critica, Marco Leone Barone e Vincenzo Profeta hanno accolto i suoi graffiti nella galleria d’arte “Laboratorio Saccardi” di Palermo.
La sua specialità è scrivere con i pennarelli sui muri scarabocchiando senza sosta i palazzi di Roma. Divenuto celebre per fantasia, inventiva e per qualche simpatica esternazione politica (spesso male interpretata e recepita come minaccia terroristica) di recente è stato omaggiato dal celebre pittore Enzo Cucchi, il quale ha deciso di dedicargli una xilografia. Nei prossimi giorni l’opera in questione verrà donata alla Galleria d’arte moderna di Palermo sancendo così definitivamente l’entrata del Signor Enzo in un vero museo.

 

Di Francesca Romana Veriani

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