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Non tutte le stelle sono bianche: storia di una ballerina che ha distrutto un clichè

Non tutte le stelle sono bianche: storia di una ballerina che ha distrutto un clichè

Dopo il primo presidente di colore alla Casa Bianca, la prima étoile “nera, bassa e formosa” nella storia dell’American Ballet Theatre di New York: Mi

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Dopo il primo presidente di colore alla Casa Bianca, la prima étoile “nera, bassa e formosa” nella storia dell’American Ballet Theatre di New York: Misty Copeland.

Di Priscilla Rabagliati

Misty Copeland scopre tardi la sua passione per la danza, infatti ha 13 anni quando inizia a ballare, ma una volta indossate le scarpette, calpesta ogni pregiudizio. “ Le Afroamericane non sono adatte al balletto: hanno il petto troppo grande, sono troppo formose e i loro piedi non sono adatti a stare sulle punte”. Poi la vedono ballare, e rimane solo lo stupore per i suoi movimenti aggraziati, per il suo stare sulle punte perfettamente, perché è una ballerina, ma Afroamericana.

Lo ammette lei stessa in alcune interviste rilasciate alle radio americane: il mondo del balletto è fortemente tradizionalista e far interpretare il cigno bianco nell’opera “Il lago dei cigni” ad una ragazza di colore, significa rompere ogni schema. Misty porta sul palcoscenico tutta la sua storia, oltre che il suo talento. Nata in una famiglia povera, scopre tardi la danza e inizia la sua carriera grazie a borse di studio; viene scartata più volte, ma è troppo determinata per rinunciare. Diventa finalmente solista, e a questo punto la sua fama è già internazionale. Viene eletta dal Times fra le persone più influenti del mondo. Lei che con le sue piroette, punta dopo punta ha raggiunto la vetta, nominata prima ballerina, non si accontenta di aver realizzato il suo sogno: vuole aiutare gli altri giovani a realizzare i propri.

Scrive un’autobiografia, “Life in motion” e un libro per bambini, “Firebird”, per incoraggiare anche con le parole, oltre che con l’esempio, a non mollare, anche quando gli altri si aspettano che tu lo faccia.

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Di Priscilla Rabagliati

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