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Quando la Fiat ti regala l’Università online e tu non ci avevi fatto caso

La società ha stabilito corsi gratuiti per i lavoratori dipendenti e i loro figli negli Stati Uniti. Proprio ieri parlavo del rischio di far entrare i

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La società ha stabilito corsi gratuiti per i lavoratori dipendenti e i loro figli negli Stati Uniti.

Proprio ieri parlavo del rischio di far entrare i privati nel sistema scolastico-universitario ed ecco che già si addensano nuove nuvole all’orizzonte. Il dibattito è ovviamente acceso, ognuno ha i suoi personalissimi occhiali con cui filtrare la realtà, eppure la situazione qui cambia di ora in ora.
La Fiat Chrysler Automobiles, ad esempio, ha deciso di regalare l’Università online a tutti i lavoratori e ai loro figli grazie alla collaborazione con la ‘Strayer University’. I progetti, denominati ‘Degress@Work’ e ‘Degress@Work Family’, puntano dritti al cuore della società americana. Ah già, specificherei che questi corsi, al momento, sono stati pensati per gli Stati Uniti.
La sostanza, parla di una Laurea a costo zero in business administration o in contabilità oppure ancora la possibilità di scegliere tra uno dei 40 campus del college in Virginia. Non male. Alla base di questa iniziativa, di fatto, c’è il forte interesse dell’azienda di scovare nuovi talenti e, soprattutto, di far sentire i dipendenti ancora più ‘attaccati alla maglia’, per dirla in termini calcistici. Scopo finale? Abbattere il turnover e favorire l’ereditarietà del posto di lavoro.
Facendo qualche conto in tasca alla Fiat, questa iniziativa costa ben 42mila dollari l’anno senza contare il materiale didattico, ma, come ribadito da Al Gardner, capo della rete dei concessionari Fca negli States, “la qualità dei corsi è stata certificata anche da un rapporto del Senato del 2012”.
L’America, dal canto suo, ci ha già abituato a situazioni simili: pensa che Starbucks rimborsa ai suoi 140mila dipendenti i costi dell’Università telematica dell’Arizona.
Ma quindi, l’ingresso dei privati nel mondo scolastico-universitario è un bene o un pericoloso patto col diavolo?

Di _Riccardo Zianna_

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