E’ stata inaugurata questa mattina la prima struttura per agevolare studenti e laureandi nella ricerca del lavoro. Questa mattina è stato inaugurato n
E’ stata inaugurata questa mattina la prima struttura per agevolare studenti e laureandi nella ricerca del lavoro.
Questa mattina è stato inaugurato nei pressi dei locali della mensa universitaria in via De Lollis 22 il primo dei sette centri volti ad accogliere il progetto della Regione Lazio “Porta Lavoro University”.
Il progetto, aperto a tutti, ma soprattutto a giovani studenti laureati e laureandi, si augura di mettere a disposizione di chi cerca lavoro un network volto a favorire lo sviluppo dell’occupabilità. “Un servizio rivolto ai giovani e agli studenti universitari ma anche a tutti coloro che cercano lavoro, perché con Porta Futuro l’università apre un servizio, che studiando le capacità, le esigenze, i curricula dei giovani li accompagna verso un ponte fra le richieste e le offerte che le imprese del territorio offrono”. Queste, le parole de presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti all’inaugurazione.
Un investimento di 450 mila euro ha permesso di dotare la struttura in via De Lollis di 19 postazioni che possono occuparsi di accoglienza, orientamento e consulenza software, più due aule destinate allo svolgimento di corsi di formazione e seminari.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di Nicola Zingaretti e Massimiliano Smeriglio, vicepresidente e assessore alla Formazione, del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e del commissario di Laziodisu, Carmelo Ursino.
I primi mesi del 2016 vedranno l’apertura di tutte le 7 sedi di Porta Futuro Network University, previste nelle università di Roma Tre, Tor Vergata, Viterbo, Cassino, Latina e Rieti. Ciò sarà reso possibile da un investimento pari a circa 20 milioni di euro stanziati dal Fse (Fondo sociale europeo) nel biennio 2016- 2018.
Il servizio, citando le parole del presidente Zingaretti garantirà “quel legame e contatto che noi ci auguriamo permetta alle persone di sentirsi meno sole o peggio, vittime dei ricatti o di chi assume sottocosto, proprio come forma di schiavitù, o peggio la cattiva politica che a volte trasforma il diritto al lavoro in un favore da chiedere a qualcuno”.
La scelta di collocare queste postazioni tra la mensa e il bar di un ambiente universitario immenso quanto quello della Sapienza è ponderata al fine di rendere parte della vita studentesca questi servizi e di agevolarne la fruibilità.
Un aiuto a chi muove i primi passi in un mondo, quello del lavoro, con il quale è sempre più difficile confrontarsi.
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