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Bisogna fare come le Ragazze del Parco, basta avere paura

In India centinaia di donne sono scese in parco a manifestare, munite di coperta e materasso per combattere la paura e i pregiudizi che da troppo temp

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In India centinaia di donne sono scese in parco a manifestare, munite di coperta e materasso per combattere la paura e i pregiudizi che da troppo tempo caratterizzano il loro Paese.

“La rivoluzione più grande è, in un paese, quella che cambia le donne e il loro sistema di vita. Non si può fare la rivoluzione senza le donne. Forse le donne sono fisicamente più deboli ma moralmente hanno una forza cento volte più grande”. Oriana Fallaci

Ci vuole coraggio per cambiare le cose e le Ragazze del Parco ne hanno da vendere. In un Paese in cui gli stupri sono all’ordine del giorno e i delitti d’onore sono tollerati, così come le spose bambine o i matrimoni combinati è giunto il momento di voltare pagine, o meglio di dormire per svegliare gli altri. “Meet to sleep” (incontrarsi per dormire) non è uno scherzo, ma lo slogan adattato da Blank Noise, un gruppo di attiviste indiane per combattere la paura e i pregiudizi che da troppo tempo caratterizzano il loro paese. Da New Delhi a Mumbai ieri centinaia di donne sono scese in parco a manifestare, munite di coperta e materasso. L’anno prima a Bangalore, 15 ragazze in dormiveglia a Cubbon Park sono state invitate ad andare via da un vigile. “Questo è un parco pubblico. Chiunque può fermarsi a dormire. Perché non sveglia anche quell’uomo là?” Replicarono coraggiosamente le ragazze. Se le donne, sulla scia delle manifestanti, inizieranno ad appropriarsi degli spazi pubblici, qualcosa in India cambierebbe davvero. “Meet to sleep” rientra nella campagna #INeverAskForIt (non me la sono mai andata a cercare) al contrario di quello che si è solito pensare quando una donna viene molestata. L’obiettivo principale del movimento in questione è quello di mobilitare, coinvolgere e portare alla luce una realtà che c’è da sempre ma che fino a qualche hanno fa nessuno ha mai avuto il coraggio di denunciare. Dal 2012 in India è cambiato molto e la violenza sessuale non è quasi più un tabù. Forse è vero che la rivoluzione sta arrivando ed è giunto il momento di rompere il silenzio. Le scioccanti vicende di Colonia che hanno da poco colpito l’Europa devono farci riflettere. Nemmeno le donne occidentali sono al sicuro. E’ tempo di indignarsi, di ricominciare a battersi per ricordare al mando, a prescindere dalla cultura o dal credo religioso che le donne e gli uomini hanno gli stessi diretti. Bisogna fare come le Ragazze del Parco, basta avere paura.

Di Francesca Romana Veriani 

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