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Uninettuno e Pontificia Università Antonianum insieme per una nuova visione di istruzione

Uninettuno e Pontificia Università Antonianum insieme per una nuova visione di istruzione

In cantiere anche un progetto per realizzare una vera e propria "Università della Pace" che insegni al rispetto tra le varie culture. Cooperazione e c

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In cantiere anche un progetto per realizzare una vera e propria “Università della Pace” che insegni al rispetto tra le varie culture.

Cooperazione e coordinazione, sono questi i dettami del nuovo progetto tra la Pontificia Università Antonianum e l’Università telematica internazionale Uninettuno. Alla base della collaborazione tra i due istituti vi sarà un percorso accademico ibrido, costituito da una formazione “a distanza” data dall’Uninettuno, specialista dell’insegnamento telematico, e da una formazione “a presenza” offerta nelle aule dell’Antonianum.

Ciò permetterà agli studenti di ottenere il riconoscimento degli esami conseguiti presso l’uno o l’altro ateneo. Fautrici del progetto, i magnifici rettori delle due università: Maria Amata Garito per dell’Uninettuno e Mary Melone dell’Antonianum. “Ci siamo rese conto”, afferma la prof.ssa Garito, “di andare nella stessa direzione, i nostri due atenei hanno una forte vocazione internazionale e fondano la propria attività didattica sul principio di accesso democratico al “Sapere” e di condivisione della conoscenza, perché a tutti venga riconosciuto il diritto allo studio e alla formazione, qualunque siano il sesso, la religione, la lingua e le condizioni economiche e sociali degli studenti”. Un pensiero decisamente futuristico che è sfociato, per l’appunto, in questo programma di partecipazione congiunta che permetterà, oltre alle agevolazioni per noi ragazzi, uno scambio di idee, di dati e di conoscenze tra gli stessi professori, i quali potranno confrontarsi in modo da creare percorsi accademici all’avanguardia, quindi internazionali e trasversali. Trasversali? Si, perché costruiranno un vero e proprio ponte tra le varie culture in modo da aprire la strada al progetto che seguirà e che a noi di FacceCaso piace moltissimo: un’ “Università della Pace”, per promuovere il rispetto tra culture, religioni e paesi diversi. Interculturali, interreligiose e futuristiche, insomma, le università di domani.

Di Giulio Rinaldi

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