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Tensioni in Sudafrica: 3 campus chiusi

Tensioni in Sudafrica: 3 campus chiusi

Proteste e collisioni tra la popolazione e il governo Tensione e rabbia in Sudafrica hanno portato, di recente, alla chiusura (momentanea?) di un grup

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Proteste e collisioni tra la popolazione e il governo

Tensione e rabbia in Sudafrica hanno portato, di recente, alla chiusura (momentanea?) di un gruppo di campus universitari. Il primo nella lista di questa infelice classifica è il campus di Mahikeng, una cittadina nei pressi di Johannesburg al confine con il Botswana, che è stato chiuso dopo che un gruppo di studenti, non ancora identificati, hanno appiccato il fuoco ad alcuni laboratori in segno di protesta. Troviamo poi le porte serrate anche ad est, precisamente a Pretoria, dove l’Università ha subito una profonda protesta contro la presentazione di alcuni corsi di Afrikaans, la lingua parlata da una minoranza bianca durante il regime di apartheid. (Tale lingua venne portata in Sudafrica dai coloni tedeschi, per chi volesse darle un occhiata basta cliccare qui).

Tornando ai college, si segnala la chiusura anche di quello di Bloenfontein: tutto era partito da una rissa tra popolazione bianca e di colore dovuta ad una partita di rugby. Causa della lite era stata la protesta, portata avanti da parte della popolazione locale di colore, contro lo sfruttamento di impiegati neri presso l’Università che aveva portato all’interruzione del match con conseguente frustrazione da parte degli spettatori, di cui la maggior parte bianchi per l’appunto. Insomma, tutto il mondo è, tristemente, paese come si suol dire.

Di Giulio Rinaldi

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