Tempo di lettura: 1 Minuti

Pasqua? Bruxelles? Cruyff? Il vero protagonista della settimana social è stato Salvini!

È stata una settimana ricca di notizie virali sui Social Network, ma il vero trionfatore (in parte involontariamente) è stato il leader della Lega. Il

Dalle tenebre alla luce: in Kenya oggi riapre l’università di Garissa
L’Isis, dalle origini agli ultimi attentati: il quadro completo
Attentato all’università in Kenya: le mani dei terroristi di Al-Shabab e l’ombra delle elezioni presidenziali

È stata una settimana ricca di notizie virali sui Social Network, ma il vero trionfatore (in parte involontariamente) è stato il leader della Lega. Il motivo? La sua presenza a Bruxelles durante l’attentato.

Di Umberto Scifoni

#Salviniovunque. Letteralmente eh; ha invaso le bacheche di centinaia di migliaia di utenti, sia con il suo account che tramite i suoi avversari, i quali hanno fatto dell’ironia un’ottima arma per accusarlo di sciacallaggio. La contesa sul personaggio politico che più spopola su Facebook, ha permesso di riassumere in clima di satira le critiche rivoltegli da moltissimi utenti nel corso di questi giorni. Infatti Salvini, il giorno delle stragi in Belgio, è stato testimone/reporter di quello che stava succedendo nella Capitale: trovandosi nei pressi della sede UE come europarlamentare, ha voluto condividere diverse foto in cui si è fatto ritrarre in vari punti critici nel corso di quella mattinata infernale. Salvini davanti dei soldati, vicino una fermata della metro chiusa, di fronte il Parlamento e in altre zone, accompagnando ogni spostamento con commenti critici riguardo il terrorismo e l’Islam (per chi lo segue, un cult del capo Leghista).

Per molti questo atteggiamento ha cozzato con la situazione del momento, la morte e la paura; è stato attaccato da tantissimi utenti, che lo hanno definito opportunista e, in particolar modo, sciacallo. Effettivamente ha forzato la mano, spingendosi oltre la semplice campagna elettorale e di denuncia dei problemi, sforando sulla volgarità e l’indelicatezza. Ma tralasciando i commenti sul personaggio, la cosa più interessante è stata la controreazione alle sue foto. Si è alzato un polverone di prese in giro,ancora una volta grazie al semplicissimo uso di hashtag, come se nulla fosse Salvini è stato ritratto con il suo telefono in ogni foto, dipinto o momento storico celebre. Per una volta la “democrazia” dei social network, ha saputo far ridere un po’ tutti, togliendo fuoco dalla discussione, e alleggerendo una situazione che stava assumendo caratteri grotteschi.

Vi lascio qualche esempio fotografico per capire meglio cosa è successo:

Di Umberto Scifoni

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0