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Fai il bullo? Niente espulsione da scuola, vai a fare volontariato

Se proprio sono da punire, è meglio mettere gli studenti delle scuole superiori a servizio della comunità, con attività socialmente utili. Così Modena

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Se proprio sono da punire, è meglio mettere gli studenti delle scuole superiori a servizio della comunità, con attività socialmente utili. Così Modena pensa alla scuola.

Di Stefano Di Foggia

Un protocollo che preveda la possibilità di inserire gli studenti in programmi di volontariato alternativamente alle sanzioni disciplinari. Questo ha chiesto il PD in un ordine del giorno approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Modena.

Nel testo del documento, in premessa, si evidenzia la preoccupante crescita del fenomeno del bullismo, in seguito al quale “è sempre più necessario attivare percorsi di recupero, per condurre i ragazzi a prendere coscienza dei comportamenti antisociali messi in atto, rafforzare il senso di responsabilità e ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità”.
Questo documento chiede di definire un accordo tra il Comune di Modena, l’Ufficio Scolastico regionale per la Provincia di Modena ed il Centro servizi di volontariato “per determinare in modo chiaro e strutturato la possibilità di inserire in progetti educativi e formativi gli studenti delle scuole superiori, ed eventualmente gli alunni di terza media, sanzionati con una sospensione dalle lezioni, facendo loro svolgere attività socialmente utili in associazioni di volontariato”. Obiettivo di questa proposta è costruire una rete di collaborazione tra la scuola ed il mondo del volontariato che “favorisca un reale e concreto confronto con i valori della solidarietà e con l’assunzione di stili di comportamento positivo, contribuendo alla formazione di una coscienza responsabile, ed offra un ventaglio di opportunità per favorire la crescita di questi giovani”.

Ci si auspica inoltre che il percorso formativo sia condiviso e programmato insieme alle famiglie e agli studenti stessi, insieme alla scuola e a tutte le istituzioni del territorio.
Il consigliere del PD, Vincenzo Walter Stella, aprendo il dibattito in consiglio, ha affermato che in un ambiente educativo come è la scuola, “la semplice sanzione disciplinare è meno efficace del coinvolgimento in attività socialmente utili che aiutino i ragazzi a crescere ed a sviluppare una coscienza”.

Per il consigliere del M5s, Luca Fantoni “il protocollo, attraverso le attività di volontariato, può servire anche per legare al territorio questi ragazzi che in qualche modo devono essere puniti”. Inoltre, secondo il consigliere, sarebbe anche opportuno “prevedere che le attività di volontariato si possano svolgere all’interno delle stesse scuole in modo che i ragazzi si rendano conto che stanno facendo qualcosa di positivo a favore di quelli che hanno danneggiato”.

Di Stefano Di Foggia

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