Dal 15 aprile all’11 settembre 2016 la capitale ospiterà presso il complesso del Vittoriano la mostra a cura di Tomoko Sato, amministratrice della Fon
Dal 15 aprile all’11 settembre 2016 la capitale ospiterà presso il complesso del Vittoriano la mostra a cura di Tomoko Sato, amministratrice della Fondazione Mucha dal 2007, in collaborazione con Arthemisia.
Di Silvia Carletti
Dopo le tappe di Milano e Genova, è la volta di Roma, in un repertorio di Art Nouveau tutto da scoprire. Nato in Moravia, attuale zona della Repubblica Ceca, Alfons Mucha (1860/1939) ricevette la sua formazione a Brno e a Monaco, ma è nella Parigi della Belle Epoque che raggiunse l’apice della sua fama come colui che seppe conciliare arte e modernità nell’Europa d’inizio Novecento.
L’ambiente francese condizionò radicalmente la sua vita e la sua esperienza artistica, rendendolo partecipe di una realtà cittadina assai variopinta: dal soffitto della sua abitazione vide effettuare la costruzione della Torre Eiffel per l’Esposizione Universale del 1889, fece conoscenza del pittore Paul Gauguin, maestro del post-impressionismo francese, sperimentò le innovative tecniche della fotografia , entrò in contatto con le donne più importanti della scena parigina, in particolare l’attrice di teatro Sara Bernardt che lo volle come ritrattista personale.
Questo successo si deve anche al veloce sviluppo, in quegli anni, della litografia a colori, tecnica che rese possibile un’ampia produzione di insegne pubblicitarie e manifesti: Mucha dimostrò di esserne il maggior esponente europeo dando vita ad uno stile ricco di elementi decorativi che assunse il suo stesso nome. Da notare anche la particolare attenzione che l’artista dedicò alla figura femminile, all’insegna del gusto dell’epoca, tema in cui si era cimentato lo stesso Gustave Klimt: nella mostra di Roma le donne saranno le grandi protagoniste in una serie di raffigurazioni sensuali ma raffinate, dalle tinte tenui e luminose.
Il prezzo del biglietto è di 14.50 euro a persona per l’intero e di 12.50 per il ridotto; l’ingresso è previsto tutti i giorni dalle 9.30. la chiusura fissata per le 19.30 dal lunedì al giovedì, per le 22.00 venerdì e sabato e per le 20.30 la domenica.
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