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Stop all’Uniparking! È questo ciò che gridano gli studenti a Palermo

È ribellione: i ragazzi protestano contro la tassa per il parcheggio. Di Ludovica Gentili La rabbia degli studenti del Collettivo Universitario di Pal

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È ribellione: i ragazzi protestano contro la tassa per il parcheggio.

Di Ludovica Gentili

La rabbia degli studenti del Collettivo Universitario di Palermo è sfociata in una vera e propria occupazione degli uffici del Rettorato dell’Università, per protestare contro un provvedimento che prevede la gestione del parcheggio interno della città universitaria da parte di tre imprese riunite in un consorzio. Questa scelta a detta del Rettore, ereditata dalla precedente amministrazione, ha suscitato reazioni controverse da parte degli studenti, i quali sostengono numerosi, che il denaro ottenuto dai proventi dell’Uniparking non porterebbe profitto all’Università né ai suoi studenti, bensì arricchirebbe solamente i privati.

Uno striscione bianco trionfa all’entrata dell’ateneo, uno striscione di protesta, gesto estremo di ribellione per gridare “Stop all’Uniparking”. Gli studenti sono i primi a metterci la faccia, dichiarando ai microfoni apertamente il loro disappunto e chiedendo che il provvedimento venga annullato. Fabrizio Micari, Rettore dell’Università di Palermo ha voluto confrontarsi con una parte dei manifestanti per spiegare a sua discolpa che la scelta presa proviene da un eredità lasciata dalla vecchia amministrazione e che se avesse potuto scegliere autonomamente avrebbe senza dubbio optato per abolirla. Micari ha poi spiegato chiaramente che sospendere il provvedimento comporterebbe il pagamento di una penale molto salata, ed è questo il motivo della sua mancata opposizione.

Pagare la penale produrrebbe un aumento delle tasse universitarie e dal momento che l’ateneo in questione è secondo fra quelli meno cari d’Italia, questa situazione produrrebbe uno squilibrio. Per placare gli animi dei ragazzi ha fatto chiarezza su sugli effetti che il provvedimento produrrebbe, con il fine di far comprendere loro gli aspetti positivi del contratto. Verranno stabilite tariffe differenti in base al reddito, ci saranno navette che permetteranno ai ragazzi una volta parcheggiata la macchina di poter raggiungere la cittadella senza arrivare a piedi, piste ciclabili e colonnine per ricaricare le auto elettriche. Tutto sommato le innovazioni non sono poi così male se se ne considera l’aspetto migliorativo, ma gli studenti non ne vogliono sapere e sostengono che continueranno la loro lotta fino al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato.

Chi cederà tra il Rettore e gli studenti?

Di Ludovica Gentili

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