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Primo Maggio, il Presidente avverte la necessità di dedicare ai giovani il suo discorso

Dopo aver significativamente posto una corona sul monumento ai caduti sul lavoro, il Presidente Sergio Mattarella si è recato al Quirinale per tenere

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Dopo aver significativamente posto una corona sul monumento ai caduti sul lavoro, il Presidente Sergio Mattarella si è recato al Quirinale per tenere il discorso in occasione della cerimonia di ieri.

Di Silvia Carletti

“Un Paese che non riesce ad includere i giovani è un paese fermo. Un Paese che esclude i giovani, o lo inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo” ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e ha continuato: “sul lavoro è fondata la nostra Repubblica e creare lavoro è un impegno vivo e costituzionale”. Il suo discorso ha toccato la tematica più sentita e delicata della società contemporanea, lo stato di precarietà in cui vivono i giovani di oggi. L’Italia deve attivarsi, le leggi attuali sull’occupazione sono solo un piccolo passo in confronto alla strada che deve percorrere il Paese, e secondo il capo dello Stato “non ci sono ricette facili, non c’è un provvedimento risolutivo di per sé della complessità dei problemi”.

Il premier Matteo Renzi è intervenuto a proposito rivendicando i progressi fatti nell’anno grazie al provvedimento Jobs Act, ma riconosce di non volersi accontentare perché sono ancora troppi gli italiani senza lavoro, ai quali va per primi il pensiero nel giorno dei Lavoratori. Il Presidente ha poi indirizzato il discorso verso il tema della mobilità giovanile: sono troppi i ragazzi che lasciano il paese per necessità di lavoro e non per volontà propria. “I progetti formativi e gli scambi con l’estero, ha ribadito, devono fungere da potenziamento per l’Italia e da integrazione nella collettività europea, non devono essere motivo di impoverimento”.

Il suo pensiero va anche alle vittime delle tragedie che hanno travolto la cronaca italiana negli ultimi tempi: le ragazze morte per l’incidente del bus a Valencia, Valeria Solesin vittima dell’attentato al Bataclan di Parigi e Giulio Regeni, assassinato in Egitto, tutti giovani studenti italiani che Mattarella ha voluto ricordare per la dedizione e la serietà con cui portavano avanti i propri studi, amando ciò che facevano, accumunati dalla volontà di realizzare i propri ideali.

Un’attenzione speciale è stata rivolta anche alla questione dei caduti sul lavoro, le cosiddette “morti bianche”, episodi troppo spesso ricorrenti e civilmente inaccettabili che richiedono l’intervento e l’impegno di tutti attraverso il rispetto delle normative esistenti, affinchè sia abolita ogni forma di sfruttamento e di lavoro a nero.

In particolare il Presidente ha consegnato due medaglie di onorificenza alla memoria per Francesco Zaccaria, operaio deceduto nello stabilimento dell’Ilva nel 2012 e per Pierlucio Tinazzi, morto nel 1999 durante un incidente nel traforo del Monte Bianco, in una celebrazione che ha commosso l’intera Sala dei Corazzieri.

Di Silvia Carletti

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