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La Tim e l’Università di Urbino insieme per arricchire Wikipedia

La Tim e l’Università di Urbino insieme per arricchire Wikipedia

Venti studenti per elaborare sei voci sul futuro della comunicazione. Di Stefano Di Foggia Per qualunque ricerca sul web possiamo sempre contare su Wi

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Venti studenti per elaborare sei voci sul futuro della comunicazione.

Di Stefano Di Foggia

Per qualunque ricerca sul web possiamo sempre contare su Wikipedia. C’è chi ancora crede al luogo comune secondo il quale non sarebbe affidabile, assolutamente falso. Certo ci sono voci più o meno accurate ed è per questo che bisogna cambiare il proprio modo di guardare. Wikipedia, come racconta Lorenzo Losa, presidente di Wikimedia Italia, “insegna ad andare a fondo nelle cose e approcciarle in modo critico. A riequilibrare i meccanismi di potere della Rete”.
Per capire cosa significa, basta entrare nell’area “Discussioni”, presente su ogni pagina del sito. Se la voce è ben fatta si possono trovare anni di discussioni, correzioni e aggiunte. È proprio questo il senso della trasparenza e della collaborazione sull’enciclopedia libera, dove nessun testo è definitivo.

In questo contesto e con queste premesse si inserisce il progetto di Tim. Come spiega Ivan Dompé, direttore dell’Istitutional Communication, “è nato da una constatazione: molte voci online sulla tecnologia e sulla storia della nostra azienda sono carenti. E così abbiamo pensato ad un modo per valorizzare il patrimonio di Wikipedia. Crediamo nella sua indipendenza e non siamo intervenuti nella scrittura. Abbiamo messo a disposizione il nostro archivio, il più grande sulla storia d’impresa nel nostro paese. È un’operazione per diffondere la cultura digitale”.

Nella fase pilota sono stati coinvolti venti studenti dell’Università di Urbino, dai 20 ai 24 anni. Sono stati organizzati due incontri durante i quali i ragazzi hanno potuto apprendere gli aspetti tecnici e filosofici di Wikipedia. Il prof Giovanni Boccia Artieri, coordinatore del progetto, ha raccontato: “Gli studenti hanno imparato come riportare le fonti corrette, a rispettare un testo già scritto da altri ed il significato di “neutralità”, uno dei pilastri dell’enciclopedia, nessun idea deve essere superiore alle altre”.

WikiTim è partito con sei voci, tutte sui cambiamenti nel mondo della comunicazione. Alcune sono state ampliate, altre riscritte da zero. Per fare qualche esempio, la voce “Social tv” era ferma al 2013. È stato dunque necessario aggiornarla e “indigenizzarla”, cioè renderla valida per il contesto culturale. Al contrario la voce “culture partecipative” non esisteva ed è stato necessario quindi crearla ex novo.

Per poter leggere tutto bisognerà aspettare il 18 maggio. Già adesso però si possono vedere micro-modifiche sulle voci, ma è solo il lavoro preliminare. Finora gli studenti hanno lavorato in tre gruppi, su documenti privati che presto verranno condivisi.

Per quanto riguarda il futuro del progetto Tim promette che non si concluderà qui. Dompé infatti ha dichiarato: “Nel prossimo anno accademico vogliamo puntare su economia e tecnologia. Abbiamo un’ambizione, lavorare su 50 voci. Verranno coinvolte altre università, scelte tra le migliori in italia in questi campi del sapere. Le voci poi non verranno abbandonate dopo la pubblicazione, continueremo a monitorare i risultati”.

Sono circa 1,3 milioni le voci sulla piattaforma italiana. Le pagine sono state modificate, corrette e integrate circa 86 milioni di volte. La sua crescita è continua e ciò accade perchè è davvero aperta, tutti possono scriverci, anche senza registrarsi. Questo è il suo punto di forza.

Di Stefano Di Foggia

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