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We dont’ care about your gender!

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La libertà per gli studenti americani che cambiano sesso (i cosiddetti transgender) di scegliere quali bagni e spogliatoi utilizzare. Un'enorme dichia

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La libertà per gli studenti americani che cambiano sesso (i cosiddetti transgender) di scegliere quali bagni e spogliatoi utilizzare. Un’enorme dichiarazione di accettazione e tolleranza da parte del Presidente degli Stati Uniti.

Di Silvia Carletti

È giusto discriminare i giovani transgender e “segregarli” dalla vita comune, anche nelle scuole? Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha messo a tacere la disputa sul diritto dei transgender riguardo i bagni di cui devono usufruire nelle scuole pubbliche. Per farlo è bastata una lettera, inviata ieri a tutte gli istituti del territorio federale, e indirizzata soprattutto a quegli Stati che mostrano ancora scarsa tolleranza nei confronti dei transessuali.

In contee come la North Carolina infatti vige (o forse dovremmo dire che viene imposto) l’utilizzo dei bagni secondo il genere di appartenenza certificato sul documento di nascita, il quale trascura il cambiamento di sesso effettuato dal ragazzo o dalla ragazza.

Nonostante sia un dibattito acceso con non poche implicazioni politiche e morali il Presidente ha manifestato apertamente tutta la sua elasticità nei confronti dei transgender, che devono poter usufruire dei servizi secondo ciò che sentono di essere, e quindi frequentare i bagni del sesso a cui ritengono di appartenere, non quello “prescritto” sul certificato anagrafico, che purtroppo in America non può assolutamente subire modifiche o aggiornamenti di qualsiasi tipo. Questo sistema sta stretto a una società in evoluzione e sempre più aperta come quella statunitense: l’identità di un uomo non si può ridurre a ciò che il suo documento legale dichiara.
La lettera vuole essere un monito esplicito per tutte quelle scuole che ancora attuano una distinzione di bagni e spogliatoi per i transgender: non si tratta ufficialmente di una legge, ma è una chiara espressione dell’ideologia del governo riguardo l’identità di genere, che non esiterà a prendere provvedimenti (soprattutto di matrice finanziaria) nei confronti degli istituti che oppongono resistenza.
Come ha detto il Ministro dell’Educazione John B.King Jr: “Dobbiamo assicurarci che i nostri giovani sappiano che chiunque essi siano e da dovunque provengano, avranno l’opportunità di avere una buona educazione in un ambiente libero dalla discriminazione, dalle molestie e dalla violenza”. Un pensiero lungimirante, che si fa portavoce degli ideali di libertà di cui gli Stati Uniti per primi vogliono essere d’esempio.

Di Silvia Carletti

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