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Un pitch per dar voce alla scrittura

Un pitch per dar voce alla scrittura

Alla scuola Holden, gli studenti presentano i propri lavori davanti a esperti e professionisti per aspirare a collaborazioni post diploma. Di Giulia P

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Alla scuola Holden, gli studenti presentano i propri lavori davanti a esperti e professionisti per aspirare a collaborazioni post diploma.

Di Giulia Pezzullo

La vostra passione è la scrittura creativa? Vi siete sempre immaginati dietro la scrivania sommersi da libri e bozze di sceneggiature o romanzi? Da ben 22 anni esiste una scuola di formazione professionale che mira proprio a sviluppare le penne di tutti coloro che sentono di avere un animo creativo.

La scuola Holden di Torino è stata fondata nel 1994 da cinque amici con la passione per la scrittura e con l’obiettivo di formare generazioni di narratori coscienti e capaci.

Il nome dell’istituto viene dal protagonista del noto romanzo di J.D. Salinger, “The Catcher in the Rye”, diventato ormai il motto della scuola. I fondatori hanno spiegato che l’idea era quella di creare un luogo dove chiunque si potesse sentire accolto e benvoluto, persino il particolarissimo personaggio Holden Caulfield.

Dal 2013, grazie anche al passaggio in una nuova sede più grande, la Holden conta 250/300 studenti all’anno: essendo una scuola privata, non gode di nessuna sovvenzione pubblica e, ad oggi, è di proprietà dello scrittore Alessandro Baricco, del papà di Eataly Oscar Farinetti, dell’editore Carlo Feltrinelli e del manager Andrea Guerra.

Gli allievi di questo istituto si cimentano in varie tipologie di indirizzo, tra le quali il corso biennale in “Storytelling & Performing Arts” che mira a formare scrittori in grado di creare romanzi, sceneggiature, applicazioni o reportage per chiunque lo richieda, dall’azienda alla casa editrice. Dallo scorso anno, i ragazzi che giungono alla fine del percorso e si diplomano hanno una grande opportunità:

possono presentare un progetto davanti ad alcuni professionisti che potrebbero offrire loro un lavoro vero e proprio.

L’evento si chiama “Opening Doors”, si svolgerà nei giorni 26-27-28 maggio e vedrà come protagonisti 120 allievi prossimi al diploma nella scuola Holden. Ogni studente avrà a disposizione

5 minuti per un ‘pitch’ (diminutivo di ‘elevator pitch’), ossia un discorso di breve durata ma estremamente efficace che deve avere la capacità di convincere l’interlocutore nell’ideale tempo di un viaggio in ascensore.

Ogni giorno, durante la mattina dalle 10 alle 13, ci saranno una trentina di ragazzi che, divisi nelle varie aule dell’istituto, saranno pronti ad esporre i propri lavori a chiunque li voglia ascoltare; nel primo pomeriggio, invece, i professionisti che saranno rimasti colpiti da qualche progetto potranno incontrare gli scrittori durante colloqui privati. Concluderà ogni giornata l’intervento di un personaggio noto del mondo della narrazione che alle 16.30 terrà un ‘keynote speech’; a questo proposito, saranno presenti Savina Neirotti, ideatrice del TorinoFilmLab e insegnante nella Holden, Alessandro Baricco e Marco Berruto, amministratore delegato della scuola.

I temi scelti dai ragazzi per i loro progetti sono tra i più disparati: ad esempio “Ad extrema” tratta di un viaggio tra 196 nazioni per toccare 704 punti geografici difficilmente accessibili, “TRASLAT-ing-” è una nuova traduzione del romanzo di Stephen King “It” e, ancora, “C’est MOI” è un progetto che da voce ai migranti che vivono abusivamente nell’ex villaggio olimpico di Torino.

Alcuni ragazzi, diplomati dello scorso anno che hanno fatto da pionieri per questo evento, sono stati coinvolti in progetti con professionisti attratti dalle loro qualità di scrittori e creativi. Quest’anno la speranza è la stessa e, dato il numero consistente di studenti, si prospettano giornate intense all’insegna dell’estrosità. La scuola Holden guida i suoi ragazzi prima e dopo il diploma, cercando di creare un percorso di continuità per garantire uno sbocco professionale interessante, fresco e giovane.

Le storie così, a noi, piacciono, #FaccaCaso.

Di Giulia Pezzullo

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