Uno studio di ricerca ha rivelato come, dagli anni Sessanta ad oggi, si riscontrano sempre più giovani tra i 18 ed i 34 anni a casa con i genitori. E
Uno studio di ricerca ha rivelato come, dagli anni Sessanta ad oggi, si riscontrano sempre più giovani tra i 18 ed i 34 anni a casa con i genitori. E le motivazioni già le conosciamo.
Tutto il mondo è paese, verrebbe da dire. I tanto criticati italiani bamboccioni che rimangono a casa con mamma e papà non sono poi gli unici. Anzi. Crisi, studio, la malavoglia di crearsi una famiglia propria sono tutti elementi che messi insieme spiegano questo dato.
A quanto pare anche in America risulta essere così. Il Pew Research Center, uno studio di ricerca che ha analizzato dati riferiti al censimento, ha visto come mai prima d’ora in America si riscontrava un dato del genere. Eppure studiano la società americana dal 1880. Insomma, si può ben parlare di rivoluzione: i “Millennials”, ovvero come chiamano loro i ragazzi tra i 18 ed i 34 anni, puntano molto di più sullo studio e sulla carriera piuttosto che sul farsi una vita nuova fuori dalle mura amiche. Certo, anche per loro vale l’aggravante della crisi, ma obiettivamente se si guarda a circa 60 anni fa si vede chiaramente come ci troviamo in un momento di stallo, diciamo.
Nel 2014, il 32,1% dei Millennials viveva ancora a casa con i genitori, il 36,3% in altre strutture (con amici, da parenti, in college) e solo il 31,6% si erano spostati di casa con un partner. Meno di un terzo, un po’ pochino. L’economista che ha stilato questi dati, Richard Fry, ha sostenuto come il trend si è invertito poiché negli anni Sessanta era usanza comune sposarsi molto presto.
Il dato, inoltre, evidenzia chiaramente come ci sia una differenza anche a livello di istruzione ed etnia: chi ha studiato ed ha raggiunto titoli elevati tende ad uscire fuori di casa a differenza di chi invece ha ricevuto un’istruzione scarsa (maddai?!). Mentre tra gli afroamericani e neri, il 36% ha deciso di non farsi una vita indipendente. Certo, seppur i bianchi solo “solo” il 30%, la questione rimane comunque drammatica se si paragona a quel 19% degli anni dei fiori.
Insomma, noi italiani siamo i maestri nel rimanere nel letto familiare e, secondo un sociologo della Johns Hopkins University, neanche ce ne preoccupiamo tanto, dato che pensiamo che questo faccia rimanere la famiglia più unita, ma nel mondo abbiamo fatto scuola. Provate un po’ a tradurre “mammone” in inglese…
COMMENTS