Tempo di lettura: 1 Minuti

Quanto sono “social” le università italiane?

Una classifica per valutare le pagine Facebook degli atenei. Di Stefano Di Foggia Il sito Younipa, legato all'università di Palermo, da alcuni mesi pu

Marijuana legale negli States: il guadagno va alla scuola
Facebook immagina il futuro: e se i post più popolari fossero “retribuiti”?
Tra Prank e Vlog una nuova generazione di Youtubers

Una classifica per valutare le pagine Facebook degli atenei.

Di Stefano Di Foggia

Il sito Younipa, legato all’università di Palermo, da alcuni mesi pubblica periodicamente una classifica aggiornata che valuta i diversi atenei in base alla loro pagina Facebook.
All’inizio la classifica si era limitata ad ordinare le pagine per numero di like. In seguito si è aggiornata aggiungendo anche una colonna riguardante la valutazione di LikeAlyzer, un tool che aiuta ad analizzare e misurare le potenzialità e l’efficacia delle pagine Facebook.

Dalla classifica più recente, che riporta dati raccolti il 29 maggio, risulta che

la pagina con più fan è quella del Politecnico di Milano con ben 88.725 like, che supera di circa 2.000 utenti la Sapienza di Roma. A seguire l’Università degli Studi di Torino, con 65.458 fan, circa 1.500 in più del Politecnico di Torino che è invece molto vicino ai 48.253 fan della Bicocca di Milano.

La classifica di maggio riporta anche l’incremento di like rispetto alla classifica precedente.
Così, si nota la forte spinta che ha ricevuto la pagina dell’Università di Firenze, ben 22.559 utenti in più rispetto alla rivelazione del 9 febbraio. Un numero importante se messo a confronto con gli altri, basti pensare che la Sapienza di Roma, seconda classificata, può vantare solo 8.573 utenti in più.

Si può dire che l’analisi soffra di alcune criticità ed imprecisioni analitiche. Per esempio, sarebbe utile un confronto fra il numero degli iscritti agli atenei e il numero di like o una definizione più precisa dei parametri delle valutazioni riportate.

In ogni caso è uno strumento divertente che permette anche di riflettere sulla possibilità che hanno gli atenei di usufruire in modo sempre più efficace delle nuove piattaforme web.

Di Stefano Di Foggia

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0