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Attento a dove cammini, che qui il soffitto cede!

Attento a dove cammini, che qui il soffitto cede!

Un nuovo scandalo che riguarda la cattiva manutenzione nelle scuole. A San Giuliano milanese i ragazzi di un liceo sono stati costretti a cambiare sed

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Un nuovo scandalo che riguarda la cattiva manutenzione nelle scuole. A San Giuliano milanese i ragazzi di un liceo sono stati costretti a cambiare sede.

Di Silvia Carletti

Come al solito si aspetta l’ultimo momento per intervenire. Stavolta parliamo di un liceo linguistico di Milano, precisamente di San Giuliano, l’istituto Primo Levi. Ecco, immaginate una giornata tranquilla, siete nella vostra classe durante una lezione come tante altre, quando all’improvviso viene dato l’allarme che la scuola deve essere evacuata perché

è crollato il soffitto del corridoio d’accesso della vostra palestra.

Questo è proprio ciò che è successo lunedì scorso nell’istituto milanese e che ha costretto tutti gli studenti ad abbandonare la loro scuola per trasferirsi, fino alla fine dell’anno, in una nuova sede, tanto più sicura quanto lontana: il liceo Omnicomprensivo di San Donato. Qui le lezioni si svolgeranno di pomeriggio dalle 15 alle 19 perché gli studenti “sfollati”, per così dire, dovranno alternarsi con quelli del liceo ospitante che altrimenti non avrebbe abbastanza aule a disposizione per tutti. Un vero disagio per i ragazzi, che oltre a capovolgere gli orari della propria giornata dovranno percorrere molti più chilometri per raggiungere la zona di San Donato. Dire che la situazione è imbarazzante è dire poco, soprattutto perché non è la prima volta che il liceo si trova in condizioni-limite: il rappresentante degli studenti del Primo Levi ha dichiarato che già più volte durante gli anni passati erano stati comunicati i disagi della scuola, perdite di acqua dalle tubature, soffitti “gonfi” e cedimenti, ma non ci sono mai stati interventi effettivi da parte del Comune.

È stata una fortuna per gli studenti che

nessuno di loro al momento del crollo -attribuito tra l’altro ai lavori di un cantiere confinante- si trovasse nel corridoio interessato.

Nessuno è rimasto ferito ma la rabbia dei ragazzi e delle famiglie non tollera più simili avvenimenti: solo nel momento più critico, dopo l’allarme, si è dato inizio ai lavori di ristrutturazione richiesti già da tanto tempo. Un rischio troppo alto e inaccettabile soprattutto se visto alla luce delle ultime normative volute dal governo nell’ambito dell’edilizia scolastica “per garantire la sicurezza di studenti e docenti”.

Beh, se gli effetti sono questi, evidentemente qualcosa ancora non va.

Di Silvia Carletti

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