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Anche in Cile, proteste studentesche

Anche in Cile, proteste studentesche

Gli studenti del Cile protestano per ottenere una riforma dell'istruzione. La polizia li blocca e il proibizionismo del governo avanza. Il sentimento

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Gli studenti del Cile protestano per ottenere una riforma dell’istruzione. La polizia li blocca e il proibizionismo del governo avanza.

Il sentimento di protesta degli studenti nei confronti di un governo proibizionista non riguarda solo la Papua Nuova Guinea. Per contrastare una grave mancanza nel mondo dell’istruzione, gli studenti del Cile si sono riuniti per gridare il loro disagio nei confronti di uno Stato che nega loro la possibilità di studiare.

In Cile,infatti, la scuola è ancora un lusso che pochi possono permettersi: la privatizzazione dell’istruzione chiude le porte a una percentuale elevatissima di ragazzi che hanno deciso di farsi sentire; è dal 1974 che la situazione rimane ferma alle imposizioni che il dittatore Augusto Pinochet aveva dettato imponendo di fatto una discriminazione sociale notevole.

Ieri, 9 Giugno, la capitale cilena Santiago è stata il palcoscenico di forti scontri tra forza studentesca e militari: la Confederacion de Estudiantes de Chile è stata aggredita dalla polizia tramite lacrimogeni e getti d’acqua; di tutta risposta, i ragazzi hanno reagito tirando oggetti di uso comune come bottiglie o skateboard per difendersi. L’obiettivo della manifestazione, inizialmente nata come pacifica, era quello di chiedere l’accelerazione dei tempi per una riforma dell’istruzione a dir poco necessaria e già promessa dalla presidentessa cilena Michelle Bachelet.

Infatti la politica cilena non prevede nessun tipo di fondo per le scuole pubbliche e favorisce così la nascita di soli istituti privati. Gli studenti si sentono esclusi dalla possibilità di studiare in una società equa che li possa rendere capaci di inserirsi nel mondo moderno. A suon di “Non vi faremo governare” e “Bachelet ci ha derubati”, volevano soltanto far sentire la loro voce e, invece, sono stati barbaramente soppressi e zittiti.

A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a poter avere un’istruzione che ci dà la possibilità di diventare qualcuno. Il coraggio dei ragazzi a volte è capace di mettere in luce i reali valori della vita di cui l’istruzione fa parte.

Di Giulia Pezzullo

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