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Nasce il Sole24Ore giovani

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Una pagina del quotidiano che racconterà le storie e le idee dei giovani. Di Stefano Di Foggia Tutto è nato da una lettera di un ragazzo al giornale.

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Una pagina del quotidiano che racconterà le storie e le idee dei giovani.

Di Stefano Di Foggia

Tutto è nato da una lettera di un ragazzo al giornale. Federico, avvocato di 33 anni, ha scritto della necessità del paese di parlare dei giovani, di una generazione particolare e sofferente. Al direttore ha scritto: “Continui pure a parlare di storie di giovani che resistono, creano e avanzano, spronandoli, non dimenticando di reclamizzarne le esigente, con spirito costruttivo, alle classi dirigenti: fatelo, voi giornalisti, e fatelo presto!” e ancora: Pensavo a quanto sarebbe utile se nascesse la pagina “Giovani” all’interno della quale poter mettere in mostra i migliori ventenni, trentenni e quarantenni, i più bravi ricercatori, i nuovi talentuosi artisti, i promettenti professionisti alla ribalta, le più interessanti start up ed invenzioni della generazione verde. Sarebbe un bel manifesto, una piccola spinta nella direzione di una necessaria rivoluzione culturale”.

La risposta del giornale è stata molto positiva, e a Federico è stato detto: “Bravo Federico, ti accontenteremo e faremo la pagina ‘Giovani’. Saranno di certo loro, i giovani, a raccontarsi, nel bene e nel male, faremo in modo che emerga tutto ciò che appartiene al cuore profondo del Paese, dentro le case, nelle università e nelle aziende, il gusto ritrovato della fatica delle nuove generazioni e l’interesse che riaffiora per l’Italia, segnaleremo il talento e gli sforzi che si misurano ogni giorno con i tanti egoismi di sempre” e più avanti: La forza tranquilla di un progetto innovativo che può contribuire a cambiare la vita di ciascuno di noi è il segno concreto di quanta rabbia e valore ci sono ancora in chi continua a scegliere ostinatamente il suo Paese per mettersi in gioco e non lo scambierebbe con un altro per nessuna ragione al mondo. Nonostante tutto e contro ogni evidenza”.

È una bella notizia per noi giovani, ma sopratutto per noi che parliamo ogni giorno di giovani. È un segno concreto che qualcosa sta cambiando, che qualcuno piano piano si sta accorgendo che la crisi non finirà finché non finirà la crisi della nostra generazione. Scommettere sul futuro significa scommettere su di noi, sulla generazione che Mario Draghi ha definito “la più istruita di sempre”. Noi giovani abbiamo la grande responsabilità di prendere coscienza della nostra forza e di dimostrare le nostre capacità agli altri. I nostri spazi di informazione sono un’opportunità da sfruttare, luoghi nei quali confrontarci e metterci in discussione, dunque non possiamo che essere felici che se ne creino sempre di nuovi.

Speriamo solo che il Sole 24 Ore non faccia concorrenza al nostro giornale!

Di Stefano Di Foggia

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