Tempo di lettura: 3 Minuti

I grandi classici, guida alla lettura: Jane Austen – “Ragione e Sentimento”

I grandi classici, guida alla lettura: Jane Austen – “Ragione e Sentimento”

Primo appuntamento con qualche dritta per una sana lettura di uno dei capisaldi della letteratura mondiale. Di Marilisa Lillo Jane Austen é una delle

Habemus Rettore a Roma Tre: Luca Pietromarchi
Calcio e Coronavirus, un matrimonio che non s’ha da fare
I grandi classici, guida alla lettura: Rudyard Kipling – “Il libro della giungla”

Primo appuntamento con qualche dritta per una sana lettura di uno dei capisaldi della letteratura mondiale.

Di Marilisa Lillo

Jane Austen é una delle più famose ed iconiche scrittrici inglesi. Dico iconiche perché al suo nome sono legate una serie di immagini molto comuni che più o meno tutti condividono: una delle prime grandi donne scrittrici, donna indipendente di pensiero e di atti, grande ritrattista della cultura inglese etc.etc. Purtroppo questo bagaglio immaginario di icone, immagini e visioni é un’arma a doppio taglio. Infatti basta dire “Jane Austen” affinché si venga a pensare a due donne vestite di tutto punto con mussolina e crinoline che parlano per almeno trenta pagine del tempo o di insulsi pettegolezzi. Insomma, roba da donne. Roba da donne che hanno voglia di leggere pettegolezzi d’altri tempi.

Certo se fosse semplicemente così non si spiegherebbe l’infinita schiera di appassionati lettori che i secoli non hanno potuto diminuire, stampando ancora oggi un continuo di pagine che vengono stampate a pieno ritmo da tutte le case editrici senza sosta. Jane Austen veniva letta allora come veniva letta oggi. Quindi diamole almeno il beneficio del dubbio.

Il libro con cui vi consiglio di cominciare é “Ragione e Sentimento”.

  • Pro:

– I personaggi: Cosa rende Jane Austen, “Jane Austen?” Cosa le fa valicare i secoli, attirando e d interessando milioni di lettori senza alcuno sforzo?

L’unica e semplice cosa che non é mai cambiata e mai cambierà nei millenni, nelle società e negli autori più disparati fra loro: le persone.

Jane Austen, figlia del suo tempo e della sua società, é ipocrita. Non definirà mai un personaggio malvagio, prepotente, egoista o bugiardo. L’unica descrizione che ci viene data dei personaggi é velata, sottile anche un po’ troppo generalizzata. L’unico modo che abbiamo di comprenderli é vederli all’opera, come si muovono sulle pagine, come si comportano e sopratutto che cosa dicono. Il miglior modo per capire la vera indole di un personaggio di Jane Austen é guardare a fondo nei suoi dialoghi, nelle parole che l’autrice gli mette in bocca e nel modo in cui sono dette. Ci sono immense differenze fra i dialoghi di una signorina Emma e di una Fanny Price, per esempio.

-La tematica: Il dualismo psicologico presente in questo libro é un dilemma che prima o poi tutti abbiamo affrontato: in un situazione carica di pressioni ed ostacoli avversi a cosa ci affidiamo? Seguiamo ciecamente la passione ed i sentimenti o siamo capaci di controllarli e porci un limite? Incarnati nelle sorelle Elinor e Marianne la Austen ci dimostra come la questione sia ben più complessa di una semplice scelta e di come i confini non siano poi cosi’ netti.

  • Contro:

L’epoca ed il luogo: Nonostante le dinamiche sociali e psicologiche siano piuttosto chiare, a volte alcuni dettagli della società londinese del 1800 possono risultare un po’ ostici. In pratica: Se un personaggio cerca di far fidanzare un reverendo con una sua amica non c’é bisogno di scandalizzarsi, come ho fatto io.

Ci rivedremo presto con un nuovo classico della Letteratura. Un buon libro, dopotutto, può essere un ottimo compagno di vita.

#FacceCaso

Di Marilisa Lillo

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0