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Sala, Appendino e la Raggi: i nuovi sindaci come si sono comportati sui social?

Scopriamo quanto hanno saputo sfruttare le piattaforme digitali i candidati eletti. Saranno stati capaci di sfruttare tutte le potenzialità offerte? S

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Scopriamo quanto hanno saputo sfruttare le piattaforme digitali i candidati eletti. Saranno stati capaci di sfruttare tutte le potenzialità offerte?

Senza girarci intorno: Facebook e Twitter nuove frontiere della politica. Il consenso su queste basi, nonostante quello che pensano alcuni, forse poco attivi nella moderna comunicazione, si può trovare in maniera efficace e convincente, soprattutto creando un filo diretto con i followers. Regola numero 1: trasformarli da likes, seguaci e altro in voti concreti.
E allora chi delle tre grandi città c’è riuscito meglio? Sicuramente i vincitori, Sala, Appendino e Raggi, anche in questo campo hanno distaccato gli avversari, con strategie molto più convincenti. Analizziamole uno a uno.

Roma- Virginia Raggi
Ok ha vinto per il Movimento 5 Stelle, un partito (o quello che è lascio a voi libera interpretazione) che legittima la sua autorità proprio da internet. Però lei, rispetto ai chiassosi sostenitori, ha mantenuto su Facebook un atteggiamento “low profile”, istituzionale e non aggressivo o accusatorio. Senza entrare in discussioni con gli avversari, ha sfruttato una serie di slogan, quali “cambiamo tutto” e #coRAGGIo, molto utilizzati e per questo efficaci. Il suo vantaggio inoltre è stato una base con 300000 likes e fans sempre pronti a costruire barricate in sua difesa tra i commenti. Due considerazioni: “Virginia Raggi in gli Occhi del cuore”, serie tv che la paragonavano a regina delle telenovelas in “Boris” ha dato ancora più risalto (seppur ironico); ma la pagina fake Arfio Marchini non la batteranno mai.

Milano- Beppe Sala

Da un candidato così moderato, più manager che politico, non vi aspettereste una grande spinta dai Social. Invece il suo approccio su Facebook, Twitter e Instagram è stato martellante. Ogni momento della campagna elettorale è stato buono per post, commenti e foto, letteralmente una miriade. “Costruiamo la città del futuro” ,“Io sogno una città che funzioni”. Restando con i piedi per terra. Sono un uomo del fare”, questi sono stati i suoi slogan, sparati a raffica negli studi televisivi e sulle sue pagine. Che sorpresa Beppe!

Torino- Chiara Appendino

Outsider delle elezioni, vince a Torino grazie anche all’approccio con i suoi sostenitori del Web. Come? Contatto umano al massimo, risposte a tantissimi commenti dei suoi post, oltre che i tweet, è arrivata a parlare virtualmente quasi con ognuno dei suoi followers. Aggiungete uno stile cordiale ed educato e il gioco è fatto. “L’alternativa è Chiara” ,“Torino riparte”: i suoi slogan hanno convinto anche così.

Di Umberto Scifoni

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