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Invalsi rubati: quattro denunce

Invalsi rubati: quattro denunce

La Polizia Postale rintraccia quattro ragazzi geni dell'informatica per manomissione del sito web delle prove invalsi. Le prove invalsi, nate per la v

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La Polizia Postale rintraccia quattro ragazzi geni dell’informatica per manomissione del sito web delle prove invalsi.

Le prove invalsi, nate per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, sono state inizialmente testate nelle scuole medie per poi passare anche nei licei e negli istituti professionali superiori. Questi test sono notoriamente complessi e ricchi di tranelli che, tramite logica, deduzione e conoscenze specifiche, gli studenti devono riuscire a superare.

Alla fine di questo anno scolastico 2015/2016, si è verificato un attacco informativo ai danni del sito www.invalsi.it; i responsabili sono stati rintracciati proprio stamattina e sono quattro ragazzi in cerca del controllo del database delle prove. Originari di Firenze, Torino, Matera e Venezia, gli studenti crackers (la parte cattiva degli hackers) sono stati denunciati per accesso illecito ai sistemi informatici di pubblico interesse, minando la sicurezza di test nazionali ufficiali. I furbetti della rete hanno sfruttato le capacità del Darknet, rendendosi anonimi e difficilmente rintracciabili; inoltre, hanno utilizzato un file eseguibile “backdoor” che, controllato a distanza, ha permesso l’acceso al sito e a tutti i suoi dati.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha intrapreso una lunga serie di indagini approfondite e minuziose per cercare anche la minima traccia del passaggio del ladri di informazioni. Proprio grazie a questo tipo di analisi,

gli investigatori sono stati in grado di risalire agli indirizzi IP dei ragazzi e a isolarli per risalire ai responsabili.

In seguito a questo passaggio, hanno perquisito le case dei quattro studenti sequestrando computer, telefonini e tablet che sono serviti ai ragazzi per attuare l’attacco informatico.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere: infatti, nel giugno 2014, tre ragazzi, di cui due minorenni, avevano manomesso il sito Invalsi modificandone la homepage con un’immagine pornografica e rubando i dati delle prove. Anche loro furono rintracciati e denunciati per accesso illecito. Il gesto, quest’anno, si è verificato proprio in concomitanza con il lancio del progetto “Maturità al sicuro“, che vede gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con gli studenti di Skuola.net per eliminare ogni tipo di falsa informazione sulle prove d’esame del quinto anno di scuola superiore.

Di Giulia Pezzullo

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