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Arriva il riconoscimento del diploma universitario in cultura ebraica

La cultura ebraica entra a pieno titolo nell’università dopo un accordo multilaterale tra Roma e Bologna. Nuove opportunità su un tema importante e de

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La cultura ebraica entra a pieno titolo nell’università dopo un accordo multilaterale tra Roma e Bologna. Nuove opportunità su un tema importante e delicato.

Il dialogo tra religioni è un punto che da sempre mette in crisi l’uomo e il motivo principale va ricercato nella non conoscenza delle linee guida dei pensieri religiosi e filosofici che si nascondono dietro a cerimonie, libri e preghiere delle più diffuse credenze. Inoltre, sai bene quanto l’ebraismo sia stato colpito nella storia con atti davvero ignobili e privi di qualsiasi fondamento logico.

In Italia, esiste un Diploma Universitario Triennale in Cultura Ebraica che, fino ad ora, è stato solo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione; ciò significa che ti iscrivi, segui i corsi, superi gli esami e poi tutto ha valenza per te e basta. In questi giorni, però, da una collaborazione tra Università di Roma Tor Vergata, Università di Bologna, Collegio rabbinico italiano e Unione delle comunità ebraiche italiane, il diploma avrà a tutti gli effetti un’importanza universitaria al pari degli altri corsi. L’obiettivo è quello di creare una rete di conoscenze sulle materie ebraiche e nuove opportunità per i docenti.

Il Miur l’ha definita “una componente irrinunciabile del patrimonio scientifico e culturale del Paese“; ancora, Giuseppe Novelli, rettore di Tor Vergata, ha dichiarato: “Gli atenei stanno cercando di stare sempre più in contatto con la società e di mettere a disposizione corsi di laurea che offrano competenze diverse”. I corsi del diploma verteranno su

architettura sinagogale, filosofia e diritto ebraico, letteratura rabbinica e altre materie inerenti alla cultura ebraica.

L’augurio di tutti è quello di espandere l’iniziativa ad altre università e di internazionalizzare l’idea per rendere gli studenti più vicini ad un tema delicato come la cultura religiosa. Pertanto, Novelli ha aggiunto: “Gli studenti che vogliono specializzarsi in questi temi devono ricevere le giuste conoscenze e toccare con mano gli argomenti che affronteranno in futuro”.

La didattica sta cambiando per seguire le necessità di un mondo in espansione e per garantire la massima conoscenza su tutto ciò che l’uomo può fa proprio.

Di Giulia Pezzullo

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