In 100 giorni da Parma a Shanghai

Un esperimento italiano molto particolare.

Nel 2010 i 15.926 Km fra Parma e Shanghai furono coperti in 100 giorni da Porter, un veicolo senza pilota, frutto di un esperimento di un gruppo di ricercatori italiani. Questo progetto nato nel Laboratorio di Visione Artificiale e Sistemi Intelligenti che da più di 15 anni è impegnato nell’applicazione di tecniche e strumenti di visione artificiali ai veicoli con il fine di rendere più efficiente la sicurezza stradale.

Circa 40 di questi ingegneri sono rimasti a Parma anche dopo l’acquisizione della compagnia che avrebbe previsto il trasferimento a Boston. Merito di questa decisione spetta al Rettore Loris Borghi, che avrebbe intuito l’importanza di tenerli all’interno del suo Ateneo a contatto con ricercatori, studenti e docenti. Nasce così un accordo fra i nuovi proprietari della compagnia (Ambrella), VisLab e l’Università che ha permesso di trarre un beneficio comune: la prima ottenendo strutture adeguate per la crescita dell’impresa, il VisLab permettendo ai suoi ricercatori di rimanere a Parma e infine l’Università acquisendo un’eccellente fonte di innovazione e riuscendo ad attirare così investimenti privati che permettono a loro volta di favorire la nascita di nuove startup e la collaborazione con ricercatori stranieri e italiani. Questo progetto ha inoltre dato il via ad un meccanismo di innovazione, dove Parma può già vantare la nascita di nuove startup nel settore energetico e agroalimentare in stretta collaborazione con i vari dipartimenti, a conferma che, la cooperazione fra università e privati può essere un forte incentivo per entrambe le parti ma ancor di più per gli studenti e mostrando inoltre che la chiave del successo risiede nella capacità di attrarre e trattenere non solo capitale finanziario, ma bensì capitale umano, investendo in soluzioni che riescano a valorizzare e preservare alla stessa misura oggetto e soggetto.

Di Giulio Rinaldi