Una banda proponeva online appartamenti inesistenti in rinomate località turistiche, a prezzi inferiori rispetto al mercato: 22 denunce e l’arresto pe
Una banda proponeva online appartamenti inesistenti in rinomate località turistiche, a prezzi inferiori rispetto al mercato: 22 denunce e l’arresto per i due fratelli a capo dell’organizzazione.
Andare in vacanza da qualche parte, magari due settimane, comporterebbe una spesa notevole se in hotel, mentre il ripiego preferito, da italiani e non solo, è trovare un appartamento con cui gestirsi il soggiorno in maniera piuttosto indipendente.
D’estate ovviamente fioccano le prenotazioni e ricerche, luoghi di mare più gettonati, e di conseguenza qualcuno prova anche ad approfittarsene.
Penserete: “ certi padroni di casa gonfiano i prezzi in altra stagione”, è vero, ma ciò che vi sto per raccontare è qualcosa un tantino più grave e dannosa.
Prenotare una casa e, giunti sul luogo, non trovarla o trovarla occupata.
Questo è avvenuto a un giro di 600 persone in tutta la penisola, i quali dopo aver prenotato su vari siti immobiliari gli appartamenti,li trovavano inesistenti o con i reali proprietari, totalmente all’oscuro della transazione.
Fortunatamente questo circolo si è interrotto grazie a 22 denunce e un’indagine che ha portato la polizia postale e delle comunicazioni di Milano a colpire un’organizzazione criminale specializzata in queste truffe.
Arrestati i capi, due fratelli milanesi, gestori di una rete di prestanome e conti correnti ad hoc che avrebbe fruttato non meno di 350 mila euro.
Delle 600 vittime, 250 solo nella regione lombarda, dove a Natale erano partite le prime segnalazioni
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