Diversi corsi e master sono organizzati in Italia e all'estero. “Piaccia o no, il calcio è una parte di base della società contemporanea e, come tale,
Diversi corsi e master sono organizzati in Italia e all’estero.
“Piaccia o no, il calcio è una parte di base della società contemporanea e, come tale, va studiato”, parola di Ellis Cashmore, professore di sociologia presso la Aston University di Birmingham, UK. Sostiene Cashmore che il calcio, o football nel suo paese, produca circa 600mila posti di lavoro annuali e sia ormai parte integrante della civiltà capitalista.
Pertanto, come tale, vada studiato e inteso come fenomeno di massa di alto livello, non più come un elemento a margine della società. E non è il solo a pensarla così.
Pensate che in Italia ben quattro università si sono mobilitate attivamente con corsi riguardanti tattica, marketing e molto altro sul gioco del pallone. Parliamo dell’Ateneo di Pavia ad esempio, che ha da poco fatto partire un corso di tattica calcistica per allenatori cinesi, sempre più interessati a questo sport, vedi l’acquisto di Inter e Milan. Oppure abbiamo le università Cattolica di Milano e Torino, che hanno attivato un master in “teoria e metodologia della preparazione atletica nel calcio”, master decisamente interessante per chi ha studiato fisioterapia o scienze motorie.
Alla Bicocca di Milano, invece, ripartirà, date le numerose presenze dell’anno scorso, il master in “diritto e rapporti di lavoro nello sport”, in modo da poter costruire i nuovi “Raiola” di domani. Ah, a proposito, per chi non lo sapesse il caro Mino ha messo in tasca, solo quest’estate, circa 50 milioni di euro tra trasferimenti dei suoi giocatori e vendite di altri cartellini.
Ve lo diciamo così, tanto per… aiutarvi a capire quale master seguire l’anno prossimo.
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