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Le lauree italiane più assurde

Le lauree italiane più assurde

Eccovi fresche fresche le facoltà più strane. Avete mai sentito dire: “Ho bevuto così tante bottiglie che dovrebbero darmi la laurea in vinologia!” No

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Eccovi fresche fresche le facoltà più strane.

Avete mai sentito dire: “Ho bevuto così tante bottiglie che dovrebbero darmi la laurea in vinologia!” No?? Allora o frequentate le persone sbagliate, oppure quelle giuste. Dipende dai punti di vista. Beh, in ogni caso colui/colei che faceva tale affermazione non aveva tutti i torti: in Italia ci si può infatti laureare in Viticoltura ed Enologia, così come in numerose altre facoltà un po’ bizzarre.

Eccone qualcuna che abbiamo scelto per voi:

1) In Italia, e più precisamente a Bari, ci si può laureare in Scienze dell’Allevamento, Igiene e Benessere del Cane e del Gatto. Gli studi andranno da corsi base di anatomia animale di cani e gatti alle più svariate forme di “pet therapy”, per formare i nuovi allevatori, “pet economist” o semplicemente dog sitter di domani.

2) A Firenze, chiunque voglia riscoprire il piacere dell’artigianato, può da un po’ di anni laurearsi in Tecnologie del Legno. La facoltà offre corsi di pratica e teoria sul legno, per la lavorazione e la commercializzazione di mobili.

3) Dove, se non a Milano, si poteva invece studiare Informatica musicale. Una laurea “normalissima”, certo, ma che se presa con la giusta leggerezza e ironia vi permetterà di diventare grandi di compositori… di jingle pubblicitari. Altrimenti potrete essere dei praticissimi tecnici del suono. Vedete voi.

4) La numero 4 è, senza dubbio, la più spettacolare e futuristica laurea sulla quale si siano mai posati i vostri occhi. Tenetevi forte, perché stiamo parlando di “Scienze per la Pace”, un corso davvero interessante che troverete all’Università di Pisa. La laurea in Scienze per la Pace, che all’estero esiste da 50 anni ma che in Italia è appena nata, vi permetterà di seguire un po’ quello che è il corso della professione in Scienze Politiche: diplomatico, impiegato presso organizzazioni internazionali e molto altro. Ma volete mettere, però, la soddisfazione di poter dire: “sono laureato in Pace?”

Di Giulio Rinaldi

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