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Sapienza: via le tasse per studenti terremotati

Sapienza: via le tasse per studenti terremotati

Ottima iniziativa nel principale ateneo Romano, dove gli studenti che provengono dalle zone colpite dal recente sisma verranno esentati dalle tasse un

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Ottima iniziativa nel principale ateneo Romano, dove gli studenti che provengono dalle zone colpite dal recente sisma verranno esentati dalle tasse universitarie.

Ogni tanto fa bene sia per voi che per me che scrivo raccontare una bella storia. Certi momenti la cronaca impone di narrare fatti poco piacevoli, ma stavolta, in tutta sincerità, mi piace proprio scrivere questo articolo.
Nel Reatino e in altre zone limitrofe, alcune famiglie hanno perso tutto, ma non la voglia di lottare e andare avanti. Sicuramente quest’ultima cosa è maggiormente possibile se a darti una mano arriva un aiuto esterno. Se studiare poi è l’obiettivo dei giovani, ecco che La Sapienza si dimostra davvero “saggia” nel fare la sua parte: esenzione totale delle tasse per questi studenti, vecchi iscritti e matricole, già gravemente colpiti.

L’Università romana ha sottolineato che “il coinvolgimento col territorio è rafforzato dalla presenza di una propria sede a Rieti, che ospita i corsi di laurea di ingegneria per l’edilizia sostenibile e ingegneria delle costruzioni edili e dei sistemi ambientali … l a decisione vuole essere un segno tangibile di vicinanza alle comunità sconvolte da questo terribile terremoto e un passo verso la costruzione di un futuro di normalità e competenza”. Ha aggiunto quindi il Rettore Eugenio Gaudio: “La gestione del territorio, in Italia più che altrove, si coniuga con la prevenzione e si realizza in modo virtuoso recependo il lavoro e la professionalità degli ingegneri, dei geologi, dei nostri ricercatori. Per questo credo che investire nella formazione sia premiante per il Paese e proponga ai nostri giovani un modello di partecipazione e di cura dello spazio pubblico da cui ripartire”.

Non credo che ci sia da aggiungere altro, ogni commento si ferma di fronte all’importanza di tali gesti. E per una volta quindi, #bellastoria.

Di Umberto Scifoni

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