L’agenzia di sicurezza lancia la sfida contro materiali e propagandisti dell’Isis e di Al Qaeda. Oltre 1600 contenuti rimossi con la collaborazione di
L’agenzia di sicurezza lancia la sfida contro materiali e propagandisti dell’Isis e di Al Qaeda. Oltre 1600 contenuti rimossi con la collaborazione di 4 stati europei.
Azione coordinata che porta i suoi frutti: definizione perfetta, da dizionario, con cui definiamo la rimozione di 1.677 contenuti online, giudicati di natura violenta o di propaganda terroristica.
È la prima operazione di questo tipo promossa dall’Interpol, dipartimento che coordinandosi con Francia, Germania, Slovenia e Gran Bretagna ha svolto indagini antiterrorismo su 35 piattaforme di social media e servizi internet. Il materiale propagandistico era, pensate un po’, pubblicato in sei diverse lingue.
A guidare questa utile operazione è stata una specifica unità dell’agenzia, la Internet Referral Unit (IRU), nata nel luglio 2015 allo specifico scopo di combattere sui social network le attività estremiste e la propaganda del terrore.
Ottimo risultato che, se ancora servisse, ci ricorda come nel ventunesimo secolo una guerra non si può più solo combattere sui campi di battaglia, ma in tutte le forme che essa può assumere.
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