L’università dei “buoni” esclude e perseguita le donne e cancella i corsi misti. #FacceCaso. A Idlib, la Free Idlib University cerca di mandare avanti
L’università dei “buoni” esclude e perseguita le donne e cancella i corsi misti. #FacceCaso.
A Idlib, la Free Idlib University cerca di mandare avanti i corsi e le lezioni sotto le bombe di una città in guerra. Intento nobile se non fosse che ultimamente tra le mura dell’università stia cominciando a prendere potere l’islamismo politico. L’ateneo è sotto il controllo di Jaish al-Fatah, una delle organizzazioni ribelli contro Assad, religiosissima e legata alla sharia.
Le classi miste non esistono più e gli orari delle lezioni sono stati modificati per impedire agli studenti di incontrarsi anche negli spazi comuni. Il problema è sempre lo stesso: le donne. Una professoressa di fisica è stata bloccata dalla polizia religiosa perché portava il trucco. “Se lo fanno le professoresse, come possiamo poi impedirlo alle studentesse?” hanno detto. Poi è stata la volta di una ragazza che non indossava la veste regolamentare.. “Non va bene: sei una peccatrice”.
Senza contare che i corsi di ingegneria civile e meccanica e di medicina non sono aperti alle donne. L’amministrazione dell’università ha inoltre deciso di fondere la facoltà di legge con quella della sharia islamica. Istituito un corso di “istituzioni alla fede” obbligatorio per tutti gli studenti. Non ci vuole tanto per capire che il pensiero libero, in Siria, non esiste più. #FacceCaso.
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