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Sicilia: un universitario su tre sceglie di studiare fuori

Sicilia: un universitario su tre sceglie di studiare fuori

Se la situazione è questa, cosa fare per cambiare le cose? #FacceCaso. Ogni anno in Sicilia, sono circa 900 gli universitari che vanno a studiare fuor

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Se la situazione è questa, cosa fare per cambiare le cose? #FacceCaso.

Ogni anno in Sicilia, sono circa 900 gli universitari che vanno a studiare fuori, contro i 250 che rimangono sull’Isola. I conti non tornano e sicuramente, c’è qualcosa che non va.

“Bisogna investire su crescita, sviluppo. Formazione e innovazione – ha sottolineato il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari -. Ogni territorio ha delle sue specificità: occorre definire una volta per tutte una strategia regionale che coinvolga le istituzioni. L’Università intende essere partner di questo percorso per contribuire alla formazione di queste idee”.

A questo punto la domanda sorge spontanea, senza troppi giri di parole: se le cose stanno così, cosa fare? “Bisogna muoversi su un duplice binario: una sfida sul territorio ma anche una sfida per aumentare l’appeal dall’esterno, per avere la capacità di internazionalizzarsi. Ma come si può contribuire alla crescita? Attraverso i rapporti con le imprese, ad esempio, con attività di tirocinio. I nuovi paradigmi della crescita sono la sostenibilità, la digitalizzazione e un’economia di condivisione” ha spiegato Fabio Mazzola, pro rettore dell’Università degli Studi di Palermo.  Se la soluzione c’è, allora dateci dentro. #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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