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Studenti di Medicina: da futuri dottori a plausibili pazienti

Studenti di Medicina: da futuri dottori a plausibili pazienti

Cresce il numero di studenti colpiti da fenomeni di depressione. Chi salverà coloro che ci salvano? I futuri medici non sembrano passarsela bene... So

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Cresce il numero di studenti colpiti da fenomeni di depressione.

Chi salverà coloro che ci salvano? I futuri medici non sembrano passarsela bene…
Sono oramai molti gli studi, eseguiti fra il 1982 e il 2015, che hanno dimostrato come l’arduo cammino intrapreso dai questi coraggiosi studenti si trasforma spesso e volentieri in un vero e proprio calvario.
Ansia, depressione e pensieri autolesionisti sembrano essere diventati i loro compagni di viaggio, per lo meno per 27% degli iscritti agli studi.
Questo disagio è risultato esteso ad ogni livello del percorso formativo indipendentemente dall’età o l’anno di corso: un dato preoccupante, specie se a cercare aiuto si riduce soltanto il 16%.

Secondo gli esperti:
“Le possibile causa di una sintomatologia depressiva e suicida in questi studenti includono probabilmente lo stress e l’ansia legati alla competitività delle scuole di medicina”.
Un quadro preoccupante ed una cornice ancor più disastrosa se pensiamo al fenomeno del burn-out (Sindrome da stress lavorativo) sempre più in crescita, di cui gli aspiranti dottori rischiano di essere facile preda una volta conclusi gli studi e introdotti negli ambienti lavorativi.

E come proteggerli allora?
Impegnarsi in maniera concreta nella prevenzione, attivando servizi di supporto psicologico per studenti e professionisti, una pratica purtroppo ancora vista attraverso lo sguardo del pregiudizio.
Un altro miglioramento potrebbe poi derivare da “una ristrutturazione dei programmi scolastici e dei criteri di valutazione”, che garantirebbero allo studente un percorso meno tortuoso.

Quando si dice “prevenire è meglio che curare”.

Di Laura Messedaglia

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